Pietro Genovese, il pm chiede 5 anni per la morte di Gaia e Camilla. «Non le ho viste, non volevo ucciderle»

28 Set 2020 13:14 - di Redazione
Genovese

Il pm di Roma Roberto Felici ha chiesto una condanna a 5 anni per Pietro Genovese. Il giovane, figlio del regista Paolo, è a processo con rito abbreviato, con l’accusa di omicidio stradale plurimo per l’incidente avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 dello scorso dicembre a Corso Francia a Roma. L’incidente è costato la vita alle due studentesse sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. La procura aveva respinto la proposta di patteggiamento a 2 anni e sei mesi avanzata dalla difesa del giovane ritenendola troppo mite.

Pietro Genovese: «Non ho visto le ragazze»

Questa mattina, nel corso del processo con rito abbreviato il pubblico ministero ha raddoppiato la richiesta di pena inizialmente proposta. Il giovane ha fatto dichiarazioni spontanee in aula. «Non ho visto le ragazze, ricordo di essere partito col semaforo verde. Non volevo uccidere nessuno e non volevo scappare».

La ricostruzione del pm

Come riporta il sito rainews.it, Genovese in base alla ricostruzione del pm, quella notte di dicembre percorreva corso Francia ad una velocità di 90 chilometri orari, era alla guida in stato di ebrezza alcolica, inoltre al momento dell’investimento stava usando il suo smartphone. Secondo un consulente della procura il giovane avrebbe investito Camilla e Gaia alcuni metri dopo l’attraversamento pedonale. Quello nominato della parte civile ha fornito una ricostruzione diversa collocando il punto d’impatto sulle strisce pedonali e sottolineando il fatto che le ragazze abbiano attraversato con la luce verde pedonale lampeggiante.

La maxi consulenza

Nel gennaio scorso era stata realizzata una maxi consulenza per ricostruire la dinamica dell’incidente. Consulenti e periti di parte hanno analizzato l’auto del 20enne, presso il deposito giudiziario a Settebagni, con l’obiettivo fare chiarezza sulla velocità a cui procedeva il suv guidato da Genovese che ha travolto le due 16enni. Verificare il punto preciso dell’impatto e se le due vittime fossero sulle strisce pedonali, e il funzionamento dei semafori di zona.

 

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