«Non voglio essere francese, preferisco Putin»: la nottata movimentata di Gérard Depardieu

1 Set 2020 16:05 - di Redazione
Depardieu

Nottata rocambolesca per Gérard Depardieu. Sul sito online del settimanale francese Lepoint, apprendiamo che l’attore è stato fermato dalla polizia mentre percorreva in motorino una strada di Parigi che si trova nel 14 arrondissement. I poliziotti in un primo momento non si sono resi conto che si trattava del noto attore e hanno fermato il guidatore:  avevano infatti riscontrato una violazione del codice della strada. L’attore si è subito fermato ed ha ammesso di aver bevuto due birre prima di salire sul mezzo. A quel punto i poliziotti hanno chiamato la centrale per dare conto ai loro superiori dell’identità del soggetto ed hanno comunque effettuato l’alcol test senza procedere con il verbale; sebbene Depardieu fosse risultato positivo: Depardieu era, infatti, al di sopra del limite massimo di 0,25 milligrammi di alcol per litro di aria espirata. Successivamente, però, sempre stando al settimanale Lepoint, in commissariato gli agenti hanno eseguito l’alcol test una seconda volta. Ed è risultato peggiorativo: 0,40 milligrammi di alcol per litro di aria espirata. E a quel punto è scattato il verbale della multa per Depardieu.

Depardieu, filippica contro la Francia

A raccontare la reazione di Depardieu è l’agenzia sputniknews stando alla quale dai verbali della polizia risulterebbe che Depardieu durante il fermo si sarebbe lasciato andare ad invettive piuttosto feroci. Naturalmente, come fa da anni,  contro la Francia e a favore della sua patria d’adozione, la Russia . Lo scooter dell’attore, che non era in condizione di guidare, è stato ritirato dagli amici. In attesa del loro arrivo, ha confessato agli agenti che non voleva più essere francese e che preferiva Vladimir Putin. Il Presidente russo, come noto, gli ha concesso oramai sette anni fa, ne 2013, la cittadinanza russa dopo la polemica tra l’attore e il Fisco transalpino.

«Macron, il nulla»

Non perde occasione Gérarde Depardieu per infierire contro una Francia in cui non si riconosce più. E lo fa con metodi spesso sopra le righe. Lo scorso anno in coppia con lo scrittore politicamente scorrettissimo Houellebecq ha prodotto il film Thalasso, incentrato sui luoghi comuni dei benpensanti transalpini, una feroce satira contro il politicamente corretto. Definì Hollande “ridicolo”, critica aspramente Macron (“il nulla”). Ha spesso definito il 68 una “roba da ricchi”. E in Russia dice di avere trovato qualcosa che l’Europa ha perso:  i valori della tradizione. “La Francia è stanca, mi fa pena”. Tanto basta per essere inviso alla sinistra. 

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