Neonato morto in un parco. «L’ho scambiato per un bambolotto». Fermati i genitori
Due persone, marito e moglie, sono state fermate per la morte del neonato il cui corpo è stato trovato senza vita ieri sera in una siepe a Roccapiemonte, in provincia di Salerno. I due coniugi, di 47 e 42 anni, sono stati sottoposti a fermo per indiziato di delitto per omicidio dai Carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.
La testimonianza di chi ha ritrovato il neonato
Un passante ha trovato il corpicino, nudo, del neonato riverso ai piedi di una siepe. “Inizialmente pensavo fosse un bambolotto, magari lasciato lì da una ragazzina del posto”, ha detto al quotidiano locale Otto Pagine. Il ritrovamento è avvenuto ieri, intornoa alle 19. Da quanto si apprende, il neonato aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Da un primo esame esterno è emersa anche la presenza di una ferita alla testa. Gli investigatori ipotizzano che il neonato fosse venuto alla luce da poche ore. Ma, al momento, non si conoscono ulteriori dettagli. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore dove sarà effettuata l’autopsia.
Roccapiemonte, un paese sconvolto
A Salerno Today, il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, parla di “un episodio quasi inverosimile quello che stiamo vivendo. Sembra un incubo”. Confermando che si tratta di un neonato “presumibilmente di poche ore”, si dice “amareggiato e sconvolto”, ma “convinto che le forze dell’ordine intervenute in modo celere possano accertare la verità e risalire a chi si è macchiato di questo che è un delitto”. In segno di lutto, oggi alle 18, il primo cittadino invita la popolazione a osservare un minuto di raccoglimento e di riflessione, richiesta rivolta anche ai titolari degli esercizi commerciali della città. Le bandiere del Comune di Roccapiemonte, intanto, saranno poste a mezz’asta. La comunità è sotto choc e il parroco di Roccapiemonte, padre Giuseppe Ferraioli, sottolinea: “Siamo addolorati e senza parole. Un fatto terribile che lascia sconvolti tutti noi”. “