Musumeci torna all’attacco: “Su Lampedusa il governo ha deciso senza di noi. Misure inadeguate”

4 Set 2020 14:39 - di Redazione

Nello Musumeci non molla. E punta l’indice contro Palazzo Chigi che con l’ultimo decreto ha scavalcato la Regione Siciliana. “Valuteremo le misure varate dal governo centrale su Lampedusa non appena sarà pubblicato il relativo decreto”. Scrive su Facebook il governatore siciliano. “Anche perché a Roma, in violazione dello Statuto autonomistico, hanno ritenuto di deliberare in assenza del presidente della Regione. Su una materia di interesse regionale“.

Musumeci: il governo ha deliberato senza di noi

Non sembra soddisfatto dall’esito dell’incontro con il premier Conte insieme al sindaco di Lampedusa-. “Da quanto apprendiamo dalla stampa, sembrano esserci misure di primo sostegno per l’emergenza economica. Che parte da quell’Isola e coinvolge anche altre località siciliane. Le più esposte in questo momento e tuttora non interessate da provvedimenti analoghi”. Troppo poco. “Al di là di misure economiche inadeguate – insiste Musumeci –  continuo a ripetere che esiste in Sicilia ed è sempre più forte una emergenza sanitaria. Per la quale attendiamo fatti concreti. Nel pomeriggio di ieri abbiamo trasmesso alle prefetture il documento della task force sanitaria sugli hotspot e sui centri di accoglienza. Lampedusa sta scoppiando”.

“Ci aspettiamo entro oggi lo svuotamento dell’isola”

Il suo è un ultimatum. “E ci aspettiamo che lo svuotamento dell’Isola avvenga oggi. Come concordato nell’incontro romano. Anche la tragica morte del giovane eritreo, scappato dal centro di accoglienza, suona a monito. Questa situazione emergenziale non può essere trattata come ordinaria. E la sensazione è proprio questa”.

Da Roma risposte inadeguate. E’ il parere anche del sindaco di Pozzallo.  “Sono misure che non potevano essere più rimandate vista la situazione emergenziale che regna a Lampedusa. Ma  ciò non significa che è stato affrontato nel modo giusto il problema migranti”. Per Roberto Ammatuna Giuseppe Conte “ha perso l’occasione per affrontare nella sua complessità il problema. Limitandosi a dare risposte parziali e temporanee a Lampedusa. Come se fosse l’unico punto di criticità esistente nel sistema dell’accoglienza”.

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