«Lei è troppo disinvolta»: il giudice sconta la pena allo stupratore. Bufera bipartisan sulla sentenza
«Lei è troppo disinvolta»: il giudice sconta la pena allo stupratore. Bufera sulla sentenza choc. L’opiniopne insorge sui social: in questo la vittima viene colpevolizzata e trasformata in imputato. Intanto però, è andata così: riduzione di pena per il marito violentatore perché tradito. E sonora stoccata giuridica alla povera moglie abusata e colpita due volte. «Ci risiamo. Se ci violentano è colpa nostra. Ancora una volta il pregiudizio che mette sul bando degli imputati la vittima anziché la violenza. Questa volta è addirittura un tribunale a farlo. Da notizia stampa apprendiamo che la corte d’appello di Milano ha concesso uno sconto di pena ad un uomo condannato a 5 anni per aver sequestrato e violentato per una notte la propria moglie». E dalle associazioni per i diritti delle donne agli esponenti del Ministero Pari Opportunità e Politiche Familiari, la protesta è bipartisan. L’indignazione trasversale.
Il giudice sconta la pena allo stupratore
«La vittima è troppo disinvolta»: e finisce sul banco dell’imputato
Bufera bipartisan sulla sentenza choc
«La formazione, lo sappiamo – prosegue e conclude la Valente – è fondamentale per riconoscere i reati. Evitare di stigmatizzare le vittime. E di cadere in pregiudizi. La violenza sessuale non può avere scusanti o giustificazioni». Sulla stessa linea la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. «Non si può che rimanere sgomenti. È un verdetto preoccupante perché smonta un assunto di civiltà: non può esistere alcuna giustificazione, nemmeno implicita, alla violazione della dignità della donna, ancor più quando viene inflitta con una brutalità come quella in questione. Il rispetto delle sentenze non può esimerci dalla necessità di interrogarci sulle conseguenze, anche indirette, di certe decisioni. E dei messaggi che ne derivano», dichiara in una nota l’esponente azzurra.