La sinistra ironizza su Salvini perdente in Toscana e dimentica la sconfitta nelle Marche
In Toscana per la sinistra passa la paura. Il candidato progressista Eugenio Giani, secondo le proiezioni che confermano gli exit poll, stacca la candidata del centrodestra Susanna Ceccardi attestandosi al 47,7%. La regione si conferma territorio rosso e gli opinionisti mainstream già predispongono una “narrazione” tutta contro Matteo Salvini. Si tratterebbe, affermano sulla scia dei commenti degli esponenti dem, di una sconfitta del leader leghista e della sua candidata.
Oltre il 40% dei toscani ha scelto Susanna Ceccardi
Ma di che sconfitta parliamo visto che la Toscana era già in mano al centrosinistra? Tra l’altro si dovrebbe tenere conto del fatto che oltre il 40% dei toscani ha votato la candidata del centrodestra Susanna Ceccardi . Non proprio una percentuale trascurabile. Una percentuale che è la stessa ottenuta in Emilia Romagna dalla candidata leghista Lucia Borgonzoni.
Tracotante dichiarazione delle Sardine
Una percentuale che dovrebbe indurre la sinistra a riflettere anziché a esultare in modo scomposto. E invece, manco a dirlo, prevale ovviamente la seconda opzione. Basta concentrarsi sulla tracotante dichiarazione delle Sardine che così commentano: “L’avevamo detto, ci siamo battuti con tutte le nostre forze ed eravamo fiduciosi dell’intelligenza dei Toscani. La propaganda ha ricevuto uno schiaffo dalla politica in Toscana. Buon viaggio Susanna”.
Marcucci (Pd): Salvini, fai le valigie
Si unisce ai boati di vittoria il capogruppo al Senato del Pd Andrea Marcucci: “Il risultato si consolida. Matteo Salvini starà preparando le valigie, come è stato costretto a fare in Emilia Romagna. Complimenti ad Eugenio Giani, in troppi lo hanno sottovalutato in queste settimane. Il Pd si confermerebbe di gran lunga il primo partito”. E ancora una volta ci si chiede: ma quali valigie deve fare Salvini se la Regione era già in mano alla sinistra?
Lite tra dem e renziani sui risultati in Toscana
Lo spettacolo non è esaltante. Usano il risultato della Toscana anche per litigare tra loro: con i renziani che si reputano decisivi per la vittoria di Giani e i dem che si risentono. Immancabile poi la retorica del Pd argine alle destre. Se ne incarica la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani: “Il Pd è forte e si dimostra nettamente l’unico argine alle destre. I dati che stanno arrivando ci dicono che dobbiamo essere una comunità orgogliosa dell’impegno e dei risultati che abbiamo contribuito, tutti insieme, a raggiungere”.
Il Pd dimentica la sconfitta nelle Marche
Siamo alle solite: il Pd finge di non avere perso le Marche e di avere fatto chissà quali conquiste, ma i numeri sono quelli che sono e impietosamente dicono che le regioni rosse sono sempre meno rosse e come avvenuto nelle Marche è solo questione di tempo prima che una legittima alternanza si verifichi.
Serracchiani: con il M5S avremmo vinto anche nelle Marche
Intanto per il Pd quella è una sconfitta che non esiste. Tutta colpa della mancata alleanza coi Cinquestelle. Sentite come commenta Debora Serracchiani: “Cautela perché parliamo di proiezioni, ma da quello che emerge siamo di fronte a risultati estremamente positivi. Il Partito Democratico si è speso molto sui territori e in Toscana e Puglia crediamo di poter raccogliere i risultati sperati. Nonostante le scissioni il partito ha retto. Risultato delle Marche? E’ figlio della mancata alleanza con il M5s, altrimenti probabilmente avremmo vinto anche lì”.