Insulti a Lucia Annibali: «Misera infame», «Luca Varani sei un mito». L’hater aveva un profilo fake

20 Set 2020 9:40 - di Greta Paolucci
Lucia Annibali foto Ansa

Insulti allucinanti contro Lucia Annibali. Il pretesto è banale, ma all’hater importa poco, come sempre accade purtroppo. L’opportunità di scaraventarsi con ferocia verbale è il motivo principale che ha armato il pugno di un utente social contro una donna. Una persona, come noto, già vittima del risentimento maschile. E di un agguato brutale ordito dall’ex fidanzato, emissario di un’aggressione spietata con l’acido. Oggi, dopo un accurato lavoro d’indagine specialistica, la polizia postale ha identificato e denunciato l’odiatore digitale, autore degli insulti choc alla deputata Lucia Annibali. Lo scorso mese di febbraio, in seguito alla proposta di un emendamento al cosiddetto decreto Milleproroghe, la donna è stata il bersaglio di numerosi post violenti ed attacchi via social network. Alcuni dei quali particolarmente efferati.

Insulti feroci contro Lucia Annibali sui social

Tra i messaggi c’era anche quello pubblicato dall’utilizzatore di un falso profilo Facebook, che affermava: «Luca Varani sei il mio mito. Onore e grazie a Luca Varani. Hai fatto il tuo dovere da uomo per una misera infame». Il riferimento è chiaramente all’ex fidanzato della deputata, responsabile nel 2013 dell’aggressione con l’acido ai danni di Lucia. Un gesto in spregio alla vita e alla libertà di scelta di una donna. Il servizio della polizia postale e delle comunicazioni, coordinato dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, ha pertanto avviato un’attività investigativa volta all’identificazione del titolare del falso profilo. Peraltro rimosso nell’immediatezza della pubblicazione, autore dei messaggi lesivi della dignità personale della parlamentare, già particolarmente esposta agli insulti sui social da parte di numerosi haters.

Identificato l’hater che si nascondeva dietro un profilo fake

Le particolari attività di open source intelligence effettuate sulla rete internet dagli specialisti hanno permesso di rilevare, anche attraverso l’uso di peculiari strumenti di analisi semantica, la convergenza di alcuni elementi che connotavano alcuni messaggi presenti in altri profili social, riconducibili ad un uomo di 53 anni e residente a Roma, nei cui confronti si sono concentrate le indagini. Sono stati quindi acquisiti ulteriori elementi probatori ed evidenze inequivocabili sulla responsabilità del soggetto identificato, che di fronte agli elementi acquisiti, ha infine ammesso di aver aperto il profilo “fake” sfruttando connessioni anonime. E di essere quindi l’autore dei messaggi rivolti alla Annibali. L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di istigazione alla violenza.

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