Follia a Roma, multe alle ambulanze a via dei Fori Imperiali: il pasticciaccio della Raggi
Il presidente della Misericordia Roma Sud Pietro Grossi, in un ‘intervista al Tempo denuncia l’incredibile problema causato da un mero errore burocratico. Che però costa un muccio di soldi da versare nelle casse del comune di Roma. Grossi spiega che ogni volta che i mezzi di soccorso, che lavorano in convenzione con l’Ares 118, attraversano o stazionano nel viale in attesa di una comunicazione dalla centrale, ecco che scattano le sanzioni. Dall’ inizio dell’anno sono ben 280 le multe arrivate alla Misericordia.”Con un esborso richiesto di 98,40 euro ciascuna, la cifra complessiva raggiunta ormai è di circa 30mila euro di multa”. A Roma può accadere anche questo scempio.
Multe alle ambulanze, burocrazia criminale
Non si tratterebbe di un problema di Ztl. “Se squilla il cellulare dell’ambulanza per una chiamata di soccorso in via del Corso – spiega Grossi al Tempo– nel momento in cui il mezzo transita per uscire e soddisfare la chiamata viene scattata la fotografia. E quando arriva ai vigili urbani arriva pure il verbale. Lo stesso accade quando il mezzo rientra da via Labicana dopo aver portato il paziente al San Giovanni”. Quando poi vai a tentare di spiegare la situazione è inutile. Come sempre “C’è uno scaricabarile, leggittimo anche, perché i vigili urbani fanno il loro lavoro”.
Roma, la follia
Tutto questo assurdo pasticciaccio sarebbe iniziato circa tre anni fa: lo ricostruì il Fatto Quotidiano quando il Comune a guida Virginia Raggi aveva intensificato i controlli in via dei Fori Imperiali in seguito agli attentati terroristici avvenuti a Nizza ed a Monaco di Baviera. La zona divenne a trqaffico limitato ma consentiva tuttavia il transito ai veicoli appartenenti alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ed alle ambulanze di Croce Rossa Italiana e Ares 118. Quindi, qual è il problema? I mezzi della Misericordia – spiega Grossi – appartengono ad una associazione e non sono pubblici, non rientrano purtroppo nel gruppo. Si tratta – spiega- di un vero e proprio errore burocratico. La telecamera non riconosce la targa delle ambulanze della Misericordia, ed invia la contravvenzione. A quel punto non resta che fare ricorso. Tempo e pazienza per una questione burocratica che potrebbe essere sanata. Se ci fosse la volontà politica. Visto che il meccanismo di segnalazione fu opera della Raggi, sarebbe il caso rimediare ora a una situazione che ha dell’inverosimile.