Del Debbio: «La vicenda di Grillo mi fa schifo. Prima lui mi faceva ridere, ora mi fa pietà»

9 Set 2020 12:44 - di Natalia Delfino
grillo giornalista

“Grillo mi fa ridere. Anzi, mi faceva ridere. Dopo questa storia mi fa pietà“. Paolo Del Debbio commenta così l’aggressione da parte di Beppe Grillo a un suo giornalista, Francesco Selvo, il quale ha poi avuto bisogno di cure mediche, ritrovandosi con “un trauma distorsivo al ginocchio”. Del Debbio ha annunciato che la vicenda, già denunciata, sarà anche affrontata all’interno di Dritto e Rovescio, che tornerà sugli schermi di Rete 4 domani, 10 settembre.

Del Debbio: “Una vicenda che fa schifo”

“È stata molto istruttiva. Ho capito cosa voleva dire Grillo, con la sua piattaforma Rousseau, povero Rousseau, quando proponeva la democrazia orizzontale: vuol dire che quando qualcuno non la pensa come lui, lo stende. È una vicenda che fa schifo”, sottolinea Del Debbio. “Non c’era mai capitato che un politico spingesse uno e gli rompesse un ginocchio. L’ultima volta era successo a un giornalista inglese vicino a Hitler“, prosegue il giornalista, annunciando che “farò alcuni commenti di questo fatto, perché è stato davvero istruttivo per tutti noi. E credo che gli manderò l’opera omnia di Rousseau, la compro e gliela spedisco”.

Dopo l’aggressione al giornalista, “Grillo mi fa pietà”

Quanto a Dritto e Rovescio Del Debbio assicura che “la linea è esattamente la stessa, quella che contraddistingue il mio programma da tanti anni”, con la lente sui maggiori temi d’attualità. “Crisi economica, Covid, un problema di immigrazione che sembra risorgere soprattutto per la Sicilia, anche se ho l’impressione che agli italiani freghi sempre meno, e soprattutto economia, che – precisa Del Debbio – è il tema vero”. E quando gli si chiede se rimanderebbe un giornalista ad intervistare Grillo, risponde senza alcuna esitazione: “Certo che sì, a me non mi scoraggia niente. Io vengo da un quartiere di Lucca dove abbiamo vissuto situazioni tipo Bronx. Grillo mi fa ridere. Anzi, mi faceva ridere, dopo questa storia mi fa pietà”.

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