Vittorio Sgarbi contro il giornalista politicamente corretto: “Capra assoluta, sei una nullità senza cervello”

1 Ago 2020 14:32 - di Penelope Corrado

“Nel politicamente corretto si dice che una donna debba avere gli stessi diritti? Allora non venga con me”.  Vittorio Sgarbi con una battuta provocatoria delle sue, ha scatenato per l’ennesima volta l’inferno televisivo.

Ospite a Tv 8, il critico d’arte non ha lesinato il suo repertorio di contumelie, paradossi, aggressioni verbali ed esibizioni pirotecniche che tutti conoscono. Stavolta, a farne le spese è stato un giornalista del settimanale, Chi. Alessio Poeta. Che ha avuto l’ardire di mettere in discussione la provocazione di Sgarbi. Insomma, anziché ironizzare sullo Sgarbi pensiero, ha fatto la vestale del politicamente corretto.
“Se penso che con le tasse che pago contribuisco al suo stipendio, cambierei Paese” dice il giornalista del settimanale Chi.

Vittorio Sgarbi al giornalista di Chi: “Capra assoluta”

Un commento che ha acceso una battaglia dialettica consumata a colpi di battute e insulti: “Ma chi ca**o sei tu?” attacca Vittorio Sgarbi “Ma chi ca**o è lei?!” ribatte Poeta “Sei qua a fare polemica apposta, ti stai agitando per dire stupidaggini col cervello inesistente che hai. Sei una nullità. Lo stipendio di cui parli non lo paghi tu! Capra assoluta!” controreplica Sgarbi che si spinge anche in qualche battuta a sfondo sessuale “Io ho i miei gusti e tu hai i tuoi! Ti piacciono gli uomini?”.

Inevitabilmente, i conduttori in studio, Adriana Volpe e Alessio Viola cercano di gettare acqua sul fuoco. Ma c’è poco da fare. Neanche Barbara Alberti, presente in trasmissione, riesce a gestire la polemica. Tanto che Sgarbi alla fine molla tutti e se ne va. A modo suo, annunciando di rinunciare al compenso per l’intervento. E di avere comunque risollevato lo share della trasmissione. La trasmissione Ogni Mattina su Tv8 viaggia intorno all’1 per cento di share pari a meno di novantamila spettatori.  Audience che il Vittorio nazionale può permettersi di snobbare.

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