Scuola, è disastro. Speranza: «Lezioni online in caso di aule piccole». L’Oms dirama le direttive
Si è appena concluso il meeting virtuale di Oms Europa con i 53 Stati membri della Regione europea sulla riapertura sicura delle scuole. “Non esiste una soluzione a rischio zero. Tenere aperte le scuole è complesso. T trasporti sono un punto critico per la riapertura, sono vitali evidenze più forti”. Così Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa.
“Restate a casa se malati”
Tra i punti salienti, l’uso di mascherine dove appropriato. A casa se malati, politiche specifiche per bambini a rischio e con bisogni speciali. Ma anche per gli insegnanti vulnerabili alle infezioni per particolari problematiche di salute. Necessità di essere pronti alla didattica online da usare in caso di chiusure, per docenti e bimbi fragili. Inoltre, in caso di aule piccole che richiedono l’alternanza dei bambini, rispettare il distanziamento.
Le preoccupazioni delle famiglie e degli insegnanti
Al vertice virtuale di oggi fra i 53 Stati membri della Regione europea, è intervenuto anche il ministro della Salute Roberto Speranza. «Riconosciamo che molti genitori, educatori e bambini stessi hanno molte preoccupazioni e ansie riguardo all’andare a scuola in questi tempi – osservano Speranza e Kluge, riportando in una dichiarazione congiunta i principali esiti del meeting online – Pertanto, oggi ci siamo incontrati virtualmente con i rappresentanti degli Stati membri per sviluppare una cornice” di riferimento “per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, delle loro famiglie e delle comunità. Ribadiamo che le nostre discussioni sono guidate dal miglior interesse del bambino e da considerazioni di salute pubblica generale, informate da evidenze intersettoriali e specifiche al contesto».
I 4 punti cardine di Oms Europa
Per l’Oms Europa «le misure protettive che vanno dall’igiene delle mani al distanziamento fisico, l’uso di mascherine dove appropriato, la permanenza a casa in caso di malattia sono le pietre angolari di un’istruzione scolastica sicura». Altro punto importante per il ministro italiano e il direttore di Oms Europa: “Dovranno essere attuate politiche specifiche per i bambini a rischio con esigenze di apprendimento speciali o particolari condizioni di salute, nonché per gli educatori con problemi di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi”.
Oms Europa avverte: “Realistico prepararsi alle lezioni on line”
Ancora, si mette l’accento sulle lezioni online come strumento per garantire continuità nell’istruzione per tutti quanti. Altresì, in caso si debbano mettere in atto quarantene di classe o d’istituto, l’approccio è chiaro. “È realistico prepararsi e fare piani per rendere disponibile la didattica online a integrazione dell’apprendimento in aula nel prossimo anno scolastico”.
«Ciò sarà necessario durante le chiusure temporanee – dicono Speranza e Kluge – può essere un’alternativa per bambini e insegnanti con condizioni di salute particolari, può essere necessario durante quarantene episodiche e può integrare l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la loro presenza a scuola” a periodi a casa “per rispettare le esigenze di distanziamento fisico nelle aule più piccole». Infine, concludono, «l’importante collegamento tra i settori della salute e dell’istruzione continuerà a crescere mentre navighiamo nella nuova realtà post Covid-19. Ci impegniamo a lavorare in tutti i settori per soddisfare le esigenze dei bambini».
Didattica on line in smart working ancora….? Ma sotto controllo dei Provveditori, affinché T U T T I gli insegnanti facciano il loro dovere in modo che non ci sia un prolungamento delle ferie all’ infinito….!
Continuo a non comprendere l’esclusione della possibilità di organizzare turni pomeridiani e della riapertura del sabato laddove l’ampiezza delle aule non consenta il rispetto del distanziamento