Roy De Vita, il chirurgo dei vip, smaschera il bluff dei tamponi rapidi: “Sbagliati e pericolosi” (video)

23 Ago 2020 17:06 - di Marta Lima

“Un’esperienza diretta mi fa affermare che i test rapidi per i tamponi sono assolutamente inaffidabili”. Così il
chirurgo plastico Roy De Vita, primario di chirurgia plastica ricostruttiva all’Istituto Tumori Regina Elena di Roma e famoso anche per le sue frequentazioni vip, che in un video postato su Facebook racconta l’esperienza vissuta dai figli della sua compagna rientrati dalla Sardegna. Una denuncia pesantissima che getta una luce inquietante su tutto il sistema dei controlli sul Covid.

La denuncia di De Vita: “Test rapidi? Forse troppo rapidi…”

“I figli della mia attuale compagna che sono due ragazzi ventenni erano in vacanza in Sardegna a Porto Cervo e uno dei due accompagnato dalla fidanzata. Erano appena tornati a Roma quando uno dei due ha ricevuto una chiamata da una loro amica, con la quale tutti e tre avevano trascorso una serata insieme qualche giorno prima, per comunicargli che era risultata positiva al Covid. Loro erano tutti asintomatici e senza febbre. La mia compagna allora – racconta De Vita – organizza subito il test con il laboratorio di una prestigiosa struttura di una università privata accreditata privata romana che effettua il servizio a domicilio. L’appuntamento le viene dato per il giorno seguente alle 15”.

“La mattina seguente uno dei due figli inizia ad accusare qualche lieve sintomo, si misura la febbre che è a 37,5, gli altri due invece sempre perfetti. Arriva a casa il professionista per il tampone. Nel frattempo io ero al mare con i miei figli dal giorno prima del rientro dei ragazzi dalla Sardegna e ricevo un messaggio alle 15.37 dalla mia compagna che mi comunica che sono tutti negativi. E mi chiedo – dice nel video postato De Vita – come hanno fatto se la casa è all’Eur a fare tre tamponi e tornare sulla Trionfale, processare i tamponi con un tempo tecnico di 3,5 ore e fornire i risultati? Allora la chiamo e le dico dell’impossibilità di avere il risultato in così poco tempo. Mi spiega che è stato fatto il tampone solo nasale e non quello in gola, poi preso il contenitore del tampone con il reagente è stato immerso e dopo qualche secondo ha avuto il risultato”.

Il balletto di responsi: positivo, negativo…

“Mi sono chiesto che esame è? Un test rapido per il tampone? In più mi aggiunge che la fidanzata del figlio a un primo esame era risultata positiva ma con un dubbio allora hanno ripetuto il tampone ed era risultata negativa. Ripetuto una terza volta era sempre negativo con l’invito ad approfondire con test tradizionale. Io mi documento e vedo che il tampone rapido non ricerca il virus come il tradizionale ma l’antigene virale – sottolinea – c’è una grande differenza di metodo. L’indomani si sottopongono al tampone classico e dopo 3,5 ore arriva il risultato e sono tutti e tre positivi e con carica virale elevatissima“. La colpa è dei ragazzi o di chi gestisce l’emergenza?

L’allarme del chirurgo: “In giro untori convinti di essere sani?”

“Allora mi chiedo se non avessero fatto il secondo tampone ora i ragazzi sarebbero in giro come liberi untori tranquilli della loro negatività. Un’altra considerazione ma stiamo parlando dello stesso test che viene fatto negli aeroporti? A questa domanda c’è una risposta ed è si. Quindi quanti falsi negativi girano in Italia al rientro dalle vacanze? In tutti i test ci possono essere i falsi negativi come i falsi positivi ma bisogna capire quale è la percentuale di questi errori. Se questa è la sua affidabilità è molto più pericoloso del non fare nulla”, conclude il chirurgo.

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