Raisi a In Onda su La7: la strage di Bologna non è fascista, nasce quando il Lodo Moro non regge più (video)

3 Ago 2020 15:29 - di Redazione

Nella puntata di sabato scorso di In Onda, su La 7, dedicata alla strage di Bologna del 2 agosto 1980, Enzo Raisi ha parlato della pista palestinese confrontandosi con gli altri ospiti. Raisi, ex deputato del Pdl, bolognese e già membro della commissione Mitrokhin, ha anche pubblicato un libro sulla strage “Bomba o non bomba” (edizioni Minerva) uscito nel 2012.

Gli altri ospiti: Purgatori e De Cataldo

Andrea Purgatori, all’inizio della trasmissione ha ricordato la sentenza passata in giudicato che attribuisce ai Nar la responsabilità della bomba di Bologna. “Una delle poche sentenze arrivate a conclusione – ha detto – ma incredibilmente si è aperto un dibattito: sono stati loro o no? Ora si comincia a fare chiarezza sui mandanti”. Purgatori si riferisce all’ennesima “trama nera” rilanciata dall’Espresso, secondo cui Licio Gelli avrebbe pagato 5 milioni di dollari per l’esecuzione della strage. Al dibattito ha preso parte anche lo scrittore Giancarlo De Cataldo, il quale ha ricondotto la stagione delle stragi al filone che voleva impedire l’ingresso al potere della sinistra.

Ci sono due verità opposte su Bologna

“Io – ha esordito Raisi – riprendo le parole del dottor De Cataldo: ci sono due verità giudiziarie, una che emerge dalle due commissioni Mitrokhin e Moro e l’altra che è quella della procura di bologna queste due verità sono alternative. Dalle commissioni parlamentari emerge un quadro diverso: la strage si sarebbe creata nell’ambito del Lodo Moro con nomi di terroristi legati a Carlos e a Br presenti quel giorno a  Bologna. Ci sono le carte che lo provano, poi c’è la verità della procura di Bologna che si contrappone a ciò che dice il Parlamento. Le stragi precedenti sono dovute a infiltrati dei Servizi dentro Ordine Nuovo e Avanguardia nazionale ma con Ustica e Bologna siamo in un’altra fase”. Raisi ha sottolineato poi: “Non sono io a sostenere la pista palestinese ma sono le carte delle commissioni parlamentari”.

Raisi: “La pista palestinese non è una mia tesi, ci sono le carte del Parlamento”

La strage, secondo quanto esposto da Raisi, va collegata con i fatti di Ortona.  Qui, nella notte tra il 7 e l’8 novembre del 1979, vengono arrestati Daniele Pifano, Giorgio Baumgartner e Luciano Nieri, e di Abu Anzeh Saleh, cittadino giordano, a Bologna. È con questi arresti e col ritrovamento nel furgone di Ortona di due lanciamissili terra-aria Sam-7 Strela di fabbricazione sovietica, che comincia a cedere l’accordo con le organizzazioni armate palestinesi per evitare attentati in Italia. La bomba del 2 agosto 1980 non è di matrice neofascista, ma è una diretta e terribile conseguenza della fine del cosiddetto Lodo Moro.

A voi i commenti solo contro tutti ma più preparato di loro questa la mia forza ho studiato per 25 anni il tema della…

Pubblicato da Enzo Raisi su Domenica 2 agosto 2020

 

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