Muore nel supermercato Carrefour: i dipendenti coprono il corpo e le casse restano aperte

21 Ago 2020 14:17 - di Laura Ferrari

Un agente di commercio è morto mentre stava lavorando in un supermercato della catena Carrefour a Recife, in Brasile. I responsabili del supermercato hanno però lasciato aperto le casse e hanno proseguito normalmente l’attività. Infatti, nell’attesa della polizia mortuaria, il corpo del malcapitato è stato coperto da alcuni ombrelloni. Come si vede dalle foto sui Social, il cadavere è stato poi circondato da scatole di cartone e casse di birra.

Un dipendente di 53 anni, morto d’infarto

L’uomo, Manoel Moisés Cavalcante, aveva 53 ed era al Carrefour per conto di una società di forniture alimentari. Quando ha avuto il malore fatale, nessuno ha avuto l’idea di chiudere il supermercato. Dipendenti e clienti che erano all’interno del negozio hanno detto che lo stabilimento ha continuato a funzionare normalmente. Il fatto è avvenuto venerdì 14 agosto, nel quartiere Torre, nella Zona Ovest del capoluogo Pernambuco, ma ha avuto ripercussioni solo martedì 18, dopo che le foto sono circolate sui Social. 

Carrefour Brasile si è scusata pubblicamente

Infatti, alcuni clienti, avevano assistito alla scena e, indignati, avevano scattato alcune foto che sono state poi diffuse sui social. La notizia ha costretto i responsabili di Carrefour per il Brasile a condannare l’accaduto: «Chiediamo scusa per il modo assolutamente inadeguato con cui è stata affrontata una tragedia come il triste e improvviso decesso di un nostro dipendente. Lasciare il punto vendita aperto, invece di chiuderlo immediatamente, è stato un grave errore».

“Hanno pensato solo ai soldi”

La moglie dell’uomo, Odeliva Cavalcante, ha detto di aver ricevuto, intorno alle 8 del mattino di venerdì, la notizia della morte del marito, con il quale era sposata da 29 anni. «Ero sull’autobus quando mi hanno chiamato, dicendo che aveva avuto un attacco ed era morto». Quando è arrivata ha trovato la scena con le casse aperte e il corpo del marito a terra. «Ero oltraggiata. L’essere umano non ha valore, le persone si preoccupano solo dei soldi. Penso che fosse una questione di rispetto. Sarebbe stato normale se avessero abbassato le porte, ma al momento non hanno pensato all’essere umano, hanno pensato solo ai soldi. È stata una sensazione orribile», ha detto la vedova.

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