Maglie a muso duro: «Prove volgari di dittatura, ora vieteranno anche i comizi. Così si muore»
Ribellarsi è giusto. Una severissima e Maria Giovanna Maglie interviene su Twitter. E’ furibonda con il governo e le nuove misure restrittive imposte dal governo. E non si tratta solo di discoteche. E’ il segnale di qualcos’altro. Il divieto delle attività del ballo fino al 7 settembre si aggiunge a un altro aspetto ridicolo: l’obbligo della mascherina all’aperto in fascia oraria dalle 18 alle 6. Sono seri? Cosa accade alle 17,45 di diverso? Ma alla giornalista e opinionista fa indispettire la farsa del governo: ossia ignorare il punto dolente della nuova ondata di contagi “Dagli alle discoteche e ignoriamo i porti?”. La Maglie si riferisce agli sbarchi incontrollati di clandestini e dei focolai nei centri di accoglienza. Problemi che il governo puntualmente ignora o sminuisce, sviando l’attenzione su altre questioni.
Maria Giovanna Maglie: “Ecco cosa ci aspetta ancora”
Il segnale che la Maglie invita a monitorare è l’ulteriore picconata che si abbatte sulla nostra democrazia. “Qualcuno tra poco pensa di vietare i comizi? Prove volgari di dittatura?”, si domanda. Infatti, non è improbabile attendersi che con la scusa degli assembramenti imbavaglieranno anche la campagna elettorale, essenza della nostra sia pur sgangherata democrazia. A Conte e al suo governo fa gioco “sedare” i rituali del confronto politico. Agli italiani no. Le elezioni regionali sono alle porte, Settembre è vicino, per cui, occhio…
Maria Giovanna Maglie si è sempre espressa fuori dagli allarmismi circa il coronavirus. E, intervenuta su Rete 4 ha citato l’ultimo studio di Matteo Bassetti, anche lui virologo sobrio e alieno dal diffondere paure ingiustificate. “Io confesso con molta sincerità che la cosa che mi fa più paura è la paura del Covid – ha dichiarato la Maglie -. Anziché colpevolizzare i ragazzi che fanno la movida, non sarebbe meglio insegnare pacatamente tre o quattro regole grazie alle quali convivere con il virus? Altrimenti cosa facciamo, richiudiamo tutto daccapo? Niente scuola e niente elezioni? Ma così si muore”.