Il nuovo escamotage di due romene: si fingevano sordomute e “sottraevano” soldi alla gente
Un nuovo metodo per beccare denaro. Due ragazze romene entravano in azione fingendo di essere sordomute e mostravano un tesserino di un’associazione. Con questo “strumento” chiedevano soldi ai passanti, facendo leva sulla bontà della gente. Ma era tutto falso. È accaduto a Giovinazzo, in provincia di Bari.
Le finte sordomute agivano sul lungomare
Le due ragazze romene hanno agito lungo l’affollato lungomare, in pieno centro storico. Hanno sottratto soldi con l’inganno alle persone che in buona fede credevano fossero sordomute e quindi in cerca di solidarietà. Loro infatti esibivano una cartellina con un documento che aveva l’intestazione di un fantomatico ente per disabili, su cui si indicava una raccolta fondi per la costruzione di un centro per bambini poveri. Con questo stratagemma chiedevano e si facevano consegnare soldi da destinare alla causa, con donazioni di 5, 10 o 20 euro.
I sospetti e l’intervento del carabiniere
Tra i vari passanti, le due ragazze hanno però avvicinato anche un carabiniere, libero dal servizio. Il militare, dopo aver visto il documento, ha avuto qualche sospetto. Allora si è qualificato per approfondire gli accertamenti. Le giovani rumene false sordomute, ormai scoperte, hanno tentato di allontanarsi frettolosamente. Hanno anche provato a disfarsi della falsa documentazione,ma poco dopo sono state bloccate da una pattuglia di carabinieri presente sul lungomare per servizi di controllo anti-Covid 19.