Gasparri: Conte fa leggi ad personam per il suocero. Come Braccio di Ferro difende la fidanzata Olivia…
”D’ora in poi chiamerò Giuseppe Conte Braccio di Ferro. Il protagonista di antichi cartoni animati, il marinaio che ingoiando spinaci diventava fortissimo, scendeva sempre in campo per difendere la sua fidanzata Olivia”.
Lo dice Maurizio Gasparri che attacca Conte: “Anche Conte difende Olivia, la sua fidanzata, la cui famiglia gestisce l’hotel Plaza ed ora, grazie a norme varate da Conte, riuscirà a non subire conseguenze penali per il mancato pagamento della tassa di soggiorno. Giuseppe Conte-Braccio di Ferro cambia la legge e Olivia e il papà smettono di urlare, come in quei vecchi e simpatici cartoni animati della nostra infanzia. Peccato che Conte, pur essendo uno che fa solo ridere, non sia un personaggio dei cartoni animati, ma sia l’incubo quotidiano degli italiani. Questa volta gli spinaci li mangeremo noi per poterlo mandare via con una bella spinta nelle terga”.
Il favore al suocero nel decreto rilancio
Gasparri fa riferimento al decreto rilancio grazie al quale il suocero di Conte, Cesare Paladino, papà della sua fidanzata Olivia, non dovrà rispondere di peculato. Da proprietario dell’Hotel Plaza di Roma, aveva omesso di versare la tassa di soggiorno al Campidoglio tra 2014 e 2018, intascandosi quei 2 milioni di euro. Paladino, accusato dal pm Paolo Ielo di peculato, a giugno 2019 chiede di patteggiare una pena a un anno, due mesi e sette giorni di reclusione. Meno di un anno dopo, Conte nel decreto rilancio ai commi 3 e 4 dell’articolo 180 modifica il ruolo di riscossore per gli albergatori, e dunque il peculato per chi intasca la tassa di soggiorno si trasforma in «semplice» evasione fiscale.
Malan (Forza Italia): il M5S non dice niente?
Anche il senatore azzurro Lucio Malan ricorda la vicenda e si chiede come mai sia sfuggita ai moralizzatori del M5S. «Trattandosi di 2 milioni sottratti ai cittadini – dice – commettendo un reato, e non dei famosi 600 euro percepiti in modo del tutto vergognoso ma senza infrangere la legge (peraltro anch’essa firmata dallo stesso governo che ha depenalizzato la tassa di soggiorno), ci aspettiamo almeno le stesse sdegnate reazioni, in particolare dagli esponenti del Movimento 5 stelle».