Covid, vietate le processioni cristiane ma permesse le preghiere islamiche: la denuncia di FdI

1 Ago 2020 14:45 - di Adriana De Conto
Covid

Processioni no, preghiera islamica sì. Le questioni di Covid valgono a metà, gli assembramenti sarebbero letali per le consuete ritualità cristiane, per i raduni islamici no. Accade a Torino e in altre città, tra cui Grosseto. In questo periodo abbondano le feste in onore dei Santi patroni. Ma anche questo rituale sta saltando. A Grosseto  cari amici ci dicono in preda allo sconcerto che la  processione di  San Lorenzo, il 9 agosto  è stata annullata . E’ avvilente che le restrizioni  colpiscano come una mannaia le abitudini spirituali di tanti italiani, di tante comunità.  Prevenire assembramenti in chiave anti-Covid:  la motivazione ufficiale cozza però con il trattamento diverso  riservato alle cerimonie islamiche. Siamo alle solite.

Il caso di Torino

Il caso di Torino. Qui i musulmani hanno celebrato la Festa del Sacrifico non al parco Dora, come avvenuto negli anni scorsi, ma in nove luoghi pubblici e privati della città. Oddio, la scelta di non far convergere persone in un unico punto  è  giusta. Ma la contraddizioni si palesa subito perché poi le  diverse location sparse per i riti sono diventate a loro volta assembramenti. O il divieto di assembramenti vale per tutti o per nessuno. .Fratelli d’Italia ha stigmatizzato il diverso trattamento nei due casi, sulla scorta di lamentele da parte di torinesi. E’ stata la parlamentare di FdI Augusta Montaruli a dare voce allo sconcerto delle comunità cittadine avvilite. Dal suo profilo rilancia un’intervista rilasciata al Giornale.

Covid, processioni vietate a Torino, Grosseto e in altri centri

“A cosa è servito vietare la processione della Consolata, interrompendo una tradizione antica di Torino, quando poi si autorizzano le preghiere di massa dei musulmani?”.  La parlamentare di FdI ha spiegato che ” lo smistamento della folla di fedeli islamici in diversi punti  ha solo aumentato il numero di assembramenti nei vari quartieri della città”.  La parlamentare si scaglia perciò contro il governo giallorosso che “mostra i muscoli con gli italiani limitando le loro libertà religiose e politiche in piazza, ma concede tutto a chi ci impone in strada identità e tradizioni diverse dalla nostra”. Identità e tradizioni che potrebbero essere una chiave utile di integrazione e che invece maneggiate in modo scorretto si trasformano in una contrapposizione.

FdI: assembramenti moltiplicati nei suk del degrado

Dai social le persone sottolineano proprio questo controsenso. Più si parla di integrazione, meno si fa per consentire che ciò accada nel reciproco rispetto. Si è aggiunto anche il commento della capogruppo di Fdi in Circoscrizione 7, Patrizia Alessi. Entrando nello specifico della realtà torinese ha affermato: “Non è una coincidenza che gran parte degli assembramenti della preghiera islamica siano collocati nei luoghi occupati – ora o in passato – anche dai suk del degrado: a partire da via Carcano fino a San Pietro in Vincoli e via Monteverde”. La giunta grillina è distratta.

Covid , regole a intermittenza

Colpire le processioni dei santi patroni sta diventando un trend preoccupante. Medesimo metodo anche a Grosseto.  Quest’anno non si farà la processione di San Lorenzo, patrono della città toscana, il 9 agosto. Annullate anche la processione a mare dell’Assunta a Castiglione della Pescaia il 14 agosto e la precessione di San Rocco a Marina di Grosseto il 14 agosto. Lo comunica, sottolineando il proprio dispiacere, la stessa Diocesi di Grosseto. “Siamo coscienti dell’attaccamento e del desiderio dei fedeli e di tutti che tali espressioni, che fan parte della nostra tradizione, si mantengano vive. Ma viviamo questo ancora nei condizionamenti della pandemia. Se, in teoria, le processioni si possono svolgere, seguendo però tutta una serie di precauzioni;  in concreto le stesse indicazioni rendono quasi impossibile gestire la situazione nei tre casi nominati”. Questo non basta a placare la delusione di tanti credenti.

 

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