Coronavirus, Zangrillo all’attacco di Crisanti: «Le bugie hanno le gambe corte, sogni d’oro»

14 Ago 2020 17:42 - di Adriana De Conto
Zangrillo

Nuovo round tra esperti sui contagi da coronavirus in Italia. Si fronteggiano uno contro l’altro Zangrillo e Crisanti. Ancora una volta le parole del primario del San Raffaele di Milano vengono subito bollate come pericolose e in odor di “negazionismo” dai colleghi. Alberto Zangrillo  è tornato a parlare di positività al coronavirus. Intervenuto infatti nella trasmissione In Onda de La7, ha spiegato che “essere contagiati non significa essere malati”. Negli ultimi tre giorni abbiamo toccato 1.147 casi. Ciò che sta avvenendo oggi in Italia è esattamente quello che aveva lui stesso pronosticato lo scorso 28 aprile: ovvero che avremmo dovuto convivere con il virus.

Zangrillo: “Essere contagiati non significa essere malati”

Zangrillo ha inoltre aggiunto che “fa bene il governo ad adottare con le regioni tutte le norme per cercare di identificare precocemente i contagiati. Non dobbiamo però confondere il contagiato con il malato. Il contagiato ha un’evidenza sierologica per cui è venuto a contatto con un virus. E nel 99% dei casi non manifesta una sintomatologia clinica. Ci sono appuntamenti che potrebbero creare disagio e preoccupazione, come la riapertura delle scuole. Ma non dobbiamo creare confusione: essere contagiati non significa essere malati”. Ha poi allegando una tabella con dati che confermerebbero il crollo dei ricoverati in rianimazione sul territorio nazionale: “Le bugie, caro Crisanti, hanno le gambe corte. Sogni d’oro”.

Il botta e risposta con Andrea Crisanti

La sera precedente, infatti, sempre a In onda Crisanti era entrato a gamba tesa sul collega: “Secondo i dati dell’Istat, in piena epidemia c’erano il 50-60% di asintomatici. Il professor Zangrillo ha detto che non entrano più malati in rianimazione? Forse si riferisce al suo ospedale, non è vero. Non si può fare un’affermazione del genere su scala nazionale. A Padova abbiamo decine e decine di malati in reparto e in rianimazione. Non capisco su che base faccia queste affermazioni, sono affermazioni estremamente pericolose”.

La replica a Cartabellotta. “Studia”

Prima di lui aveva polemizzato con Zangrillo il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. Su Twitter aveva attaccato così il professore: “Essere contagiati non significa essere malati, non ha alcun significato dal punto di vista clinico-sanitario. Questa affermazione in ottica di sanità pubblica è una grande bestemmia caro Zangrillo”. Al tweet il primario di Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano aveva replicato così: “Studia”.

 

 

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