Conte indispettito dalla Azzolina: «Così ci stai facendo solo perdere consensi»

22 Ago 2020 16:43 - di Giovanni Pasero

Ministre sull’orlo di una crisi di nervi. In questo caso si parla di Lucia Azzolina. La telefonata delle ultime ore di Giuseppe Conte ha lasciato il segno. Il premier non ha gradito l’intervista del ministro dell’Istruzione, che ha parlato di “sabotatori” in azione per non far riaprire le scuole. Il presidente del Consiglio, infatti, avrebbe telefonato alla Azzolina per ordinarle di evitare certe uscite fuori luogo.

La Azzolina accusa i sabotatori

Evidentemente il ministro dell’Istruzione, in un incarico più grande delle sue capacità, ha cominciato l’elenco degli alibi. E quale miglior alibi che attaccare i «sabotatori»? Tra l’altro, nell’intervista a Repubblica la ministra si lamenta pure che i sindacati le sarebbero ostili.

Il retroscena del Messaggero

In realtà, al momento le sono ostili otto milioni di studenti che che devono rientrare in classe e non hanno alcuna garanzia. Secondo appunto un documentato retroscena pubblicato da Il Messaggero, Conte è subito intervenuto per evitare che si aprisse un nuovo fronte di scontro che indebolirebbe il governo in momento molto delicato per il Paese. Il premier, infatti, avrebbe telefonato alla Azzolina per ordinarle di “contenersi”. Il quotidiano romano sostiene che Conte è “tutt’altro che contento della sua ministra. C’è chi dice che l’abbia chiamata per raccomandarle ‘maggiore prudenza’.”

La telefonata di rimprovero alla Azzolina

La telefonata incandescente di C0nte alla sua ministra rispecchia la massima fibrillazione all’interno dell’esecutivo. Immaginate che cosa potrebbe accadere se, dopo la riapertura delle scuole del 14 settembre, vi fossero difficoltà organizzative. Oppure, ancora peggio, se gli istituti fossero incapaci di attuare quanto prescritto dalle linee guida dell’Iss.

L’effetto potrebbe essere devastante per il governo Pd-5 Stelle. Appena una settimana dopo, infatti, sono in calandario le elezioni regionali. Se l’epidemia di coronavirus non viene gestita in modo organizzato, altro che sabotatori. Scenderebbero per primi davanti a viale Trastevere sindacati, professori, presidi, alunni e genitori. E lì non ci sarebbero scusanti. Questa sarebbe l’anticamera della fine per il governo Conte. E per la confusionaria maggioranza Pd-grillini.

 

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