Centrodestra, FI: «Nessuno lascerà Berlusconi per inseguire piccole sigle di centro»

8 Ago 2020 19:05 - di Redazione
Berlusconi

Troppe ricostruzioni interessate e troppi retroscena ispirati ad arte. Obiettivo dichiarato: ridurre Forza Italia ad un campo di battaglia con filo-sovranisti e filo-centristi a darsele di santa ragione sotto lo sguardo accigliato di Silvio Berlusconi. In questi mesi di emergenza sanitaria il Cavaliere ha soggiornato in Francia, ospite della figlia Marina. Da lì è volato direttamente in Sardegna alla volta di Villa Certosa, dove giovedì ha tenuto il primo vertice con il gotha azzurro: le due capogruppo, Bernini e Gelmini, Gianni Letta, Tajani, Ghedini, Giacomoni e la Ronzulli.

Nota smentisce rese dei conti tra gli “azzurri”

Alcuni giornali, tuttavia, hanno raccontato l’incontro come una sorta di resa dei conti tra le varie anime del movimento, con tanto di “processo” alla Gelmini. E la cosa ha lasciato il segno. Tanto da convincere Berlusconi a far scattare la reazione “azzurra” sotto forma di nota ufficiale che bolla alla stregua di «pettegolezzi» e di «voci incontrollate» i retroscena. Secondo gli estensori della nota, tali servizi «non rendono giustizia né della situazione di Forza Italia né del duro lavoro in atto per prepararsi al meglio all’appuntamento elettorale delle Regionali». La vera preoccupazione di Forza Italia, continua la nota, è «la difficile stagione della ripresa autunnale». E «non certo contrapposizioni personalistiche o di linea politica che non hanno ragion d’essere».

«La coalizione l’ha fondata Berlusconi»

Infine, la riaffermazione dell’identità del movimento: «Siamo parte integrante del centrodestra, che in Italia esiste proprio grazie a noi». Senza tralasciare che questa è «la linea indicata in più occasioni dal presidente Berlusconi». Uniti nella diversità. E la nota lo rivendica: «Siamo l’unica forza politica in Italia ad esprimere coerentemente e compiutamente una visione liberale, cristiana, europeista, garantista». Insomma, i presenti a Villa Certosa non hanno le valigie in mano. «Nessuno – conclude infatti il comunicato – guarda a forze politiche minori che disperderebbero, invece di aggregarla, un’area politica di centro che per avere una funzione deve essere alternativa alla sinistra come accade in tutta Europa». Ogni riferimento al movimento di Calenda è puramente voluto.

 

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