Carceri, al Nord 6 detenuti su 10 sono immigrati, record in Sardegna: 82%. E i buonisti tacciono

10 Ago 2020 11:56 - di Penelope Corrado

Sono 17.510 gli stranieri nelle carceri italiane al 30 giugno 2020, per una percentuale pari al 32,7% del totale della popolazione detenuta. Il dato emerge nel rapporto di Antigone di metà anno “Il carcere alla prova della fase 2”, presentato oggi, che dedica un capitolo alla presenza degli stranieri negli istituti penitenziari italiani.

Carceri: a San Vittore 6 detenuti su 10

Al 30 giugno 2020 i 5 istituti penitenziari con il maggior numero di detenuti stranieri in termini assoluti erano i segunti.  La CC di Torino (629 detenuti stranieri, 47,7% sul totale), la CC di Milano San Vittore (514 detenuti stranieri, 59,2 % sul totale), la CC di Roma Regina Coeli (502 detenuti stranieri, 51% sul totale), la CC Firenze Sollicciano (495 detenuti stranieri, 65,9% sul totale) e la CC di Roma Rebibbia NC (461 detenuti stranieri, 32,6% sul totale). Di questi 5 istituti solo Firenze Sollicciano rientra tra i primi dieci con la più alta concentrazione in percentuale di stranieri, attestandosi al settimo posto.

Al Nord maggioranza schiacciante di detenuti stranieri

I primi cinque istituti per percentuale di stranieri sono due case di reclusione sarde, Arbus Is Arenas dove l’81,9% dei detenuti è di nazionalità non italiana e Onanì dove gli stranieri rappresentano l’81,3% del totale dei reclusi. A seguire le case circondariali di Aosta (68,8%), Padova (67,4%) e Bolzano (67%). Le cinque regioni con la più alta presenza in percentuale di stranieri detenuti negli istituti penitenziari sono la Valle d’Aosta (68,8%), il Trentino Alto Adige (63,6%), la Liguria (54%), il Veneto (53,2%) e la Toscana (49,7%). Sono comunque ben sopra la media nazionale (al 32,7% il 30 giugno 2020) l’Emilia-Romagna (49%), la Lombardia (43,4%), il Friuli Venezia Giulia (41,7%) ed il Piemonte (40,4%). Ben al di sotto della media nazionale la Calabria (19,2%), l’Abruzzo (18,4%), la Sicilia (17,9%), la Campania (14,1%), la Puglia (13,7%) e la Basilicata (11,7%).

Effetto coronavirus: molti detenuti stranieri scarcerati

Secondo il rapporto, non sarebbe stato stabilito il record di denuti stranieri. Tale percentuale raggiungeva, infatti, il 37% nel 2008, quando (al 31 dicembre) gli stranieri detenuti erano 21.562. Il coronavirus ha condizionato questo dato. Infatti, il numero dei detenuti, in virtù della misure atte a contenere i numeri della popolazione detenuta a contrasto della diffusione del coronavirus in carcere, ha inciso in maniera superiore alla media per donne e stranieri.

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