Toni Capuozzo polverizza Conte e compagni: «Sul Covid avete sbagliato tutto, siete inadeguati»

15 Lug 2020 9:43 - di Gianluca Corrente
Toni Capuozzo

Da mesi Toni Capuozzo urla la sua rabbia per come si è gestita e si sta gestendo l’emergenza coronavirus in Italia. Le sue parole suonano come una sentenza di condanna nei confronti di un governo inadeguato sia per l’emergenza sanitaria sia per la crisi economica. Implacabile, boccia senza sconti l’azione di Conte e compagni.

Toni Capuozzo: il governo non capì il pericolo

Il “punto” di Toni Capuozzo è l’ennesima analisi. Come si legge sul Giornale, non dà alcuna giustificazione ai giallorossi. Sin dall’inizio hanno preso sotto gamba la minaccia. Consideravano il coronavirus un pericolo molto lontano. Quindi sono stati presi in contropiede. Poi la paura, l’allarmismo e il lockdown.

La serrata e gli italiani tappati in casa

La serrata – come si legge sempre sul Giornale – ha chiuso gli italiani in casa per oltre due mesi, congelando la vita e stoppando bruscamente la macchina produttiva ed economica del Belpaese. Con effetti devastanti.

«Una classe politica modesta»

«È una classe politica modesta», scriveva a febbraio Toni Capuozzo sulla Verità. «Che si tratti di Europa o di Libia, di tasse o di istruzione…» la situazione non cambia. «Ma sul coronavirus hanno fatto di peggio, pensando che la correttezza politica – come la visita ai ristoranti cinesi – fosse la cosa più importante». Il nemico era il «razzismo».

Il “pasticciaccio brutto” del governo

Tirando le somme, ci troviamo con un esecutivo inadeguato e non all’altezza che – travolto dal montare dell’epidemia-pandemia -ci ha chiusi in casa a casa. Sull’andamento dei contagi in Italia, Toni Capuozzo faceva delle puntualizzazioni. «Quando si parla di contagio», scriveva, «non si può non dire che prima l’hanno sottovalutato, poi si sono detti sorpresi, poi hanno cercato di calmare le acque, poi hanno deciso di tenere chiuse le scuole in tutta Italia».

Le conclusioni di Toni Capuozzo

Capuozzo, infine, trae le conclusioni. «È così che si guida un Paese che deve affrontare una prova dura? Dovrebbe essere niente allarmismo sul piano sanitario, ma misure decise, chiare, senza illusioni, sulle precauzioni».

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