Sgarbi stritola Casalino e il suo fidanzato: «Due cogl*** a loro insaputa, roba da Italietta a 5 stelle»

30 Lug 2020 13:19 - di Redazione
Sgarbi Casalino

La vicenda Casalino & Alvarez tiene ancora deste le cronache politiche. La storia dell’ ormai ex compagno di Rocco Casalino, Josè Carlos Alvarez,  finito nel mirino dell’antiriciclaggio della Banca d’Italia per aver registrato una serie di pagamenti sospetti verso alcuni siti di trading online è stata raccontata come una sit com avvilente; visto che chiama in causa il portavoce del governo Conte. “artefice” della campagna mediatica del premier. Vittorio Sgarbi dice la sua sulla vicenda. Per lui molto non quadra. Non ci vede chiaro. Delle due l’una, scrive dai suoi canali social:

“Scambiare la finanza per gioco d’azzardo…”

Inutili le giustificazioni del cubano, lascia intendere il critico d’arte. Così come quelle del portavoce di Giuseppe Conte: “Casalino&Alvarez”, scrive su Fb. “Casalino sul compagno cubano dedito alla compravendita di azioni: ‘Vittima di ludopatia’. Il Portavoce del Presidente del Consiglio scambia il mercato azionario per una partita a poker? Due cog***ni a loro insaputa. O due furbi dell’Italietta a 5 Stelle?”.

Sgarbi va giù pesante sul duo Casalino-Alvarez

Già la ludopatia: 18mila euro in 2 mesi non sono uno scherzo e la giustificazioni di Casalino sono risibili, in effetti. “Durante il periodo del lockdown, Alvarez è stato attirato da un sito di trading online. Il call center di una società ricollegabile al sito lo chiamava più volte al giorno fornendogli suggerimenti su dove e come investire: con la prospettiva di un guadagno facile e sicuro”. Questa la difesa d’ufficio del suo compagno da parte di Rocco Casalino, portavoce di Palazzo Chigi, giunta subito dopo che la notizia era apparsa sul quotidiano La Verità. E poi? Non si poteva fermare in tempo prima che “il gioco” prendesse la mano del giovane Alvarez? No. “La situazione è degenerata fino a sconfinare in un meccanismo simile a quello del gioco d’azzardo e della ludopatia”, spiegò Casalino.

Certo, la risposta al dilemma posto da Sgarbi tenderebbe a favore della coglionaggine a loro insaputa dei due. Ma chissà? Di furbetti a cinquestelle ne abbiamo visti tanti. Meglio passare da coglioni? Sui canali social di Ggarbi le risposte dei followes al dilemma “coglioni o paraculi” è aperta. Sgarbi già non era stato tenero con il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi. A lui il critico d’arte riserbava un altro tweet “sobrio”: “Casalino, l’uomo delle “tempeste di m**a”, le campagne di diffamazione contro gli avversari politici quando si occupava della comunicazione del M5S, che adesso, da Portavoce del Governo, invoca ‘rispetto della privacy’, fa davvero ridere!”.

 

 

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