Roma, incendio al campo rom di via Candoni. I residenti tappati in casa. Meloni: «Inaccettabile»
È proprio il caso di definirla una “domenica di fuoco” quella appena trascorsa dagli abitanti della Magliana e da chi transitava in zona. Un grande incendio si è sviluppato nei pressi del campo rom di via Candoni, costringendo alcuni residenti a rimanere chiusi dentro casa per non respirare il fumo denso che aveva avvolto la zona. Le fiamme hanno mandato in tilt la viabilità e molti romani sono rimasti bloccati nel traffico congestionato per ore.
Incendio al campo rom di via Candoni, le conseguenze
La polizia locale è stata costretta a chiudere via della Magliana (nel tratto tra via del Fosso della Magliana e via Candoni) e l’Anas la Roma-Fiumicino in entrambi sensi di marcia, bloccando tutti i romani che rientravano dalla domenica passata nel litorale nord della Capitale tra Fregene, Fiumicino e Maccarese. Dalle prime notizie sembrerebbe siano stati dati alle fiamme i rifiuti accatastati ai margini dell’area, gli stessi gettati dai rom che vi risiedono. Il campo rom di via Candoni non perde occasione per salire alla ribalta della cronaca cittadina: pochi giorni fa grazie a un accoltellamento e una rissa, l’8 luglio scorso, invece, a causa di un altro incendio.
Meloni: «Che cosa si aspetta a sgomberare?»
Questa situazione, che appare palesemente fuori controllo, ha suscitato la forte presa di posizione di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni che, sulla sua pagina Facebook, va dritta al merito della questione: «Continuano i danni e i disagi prodotti dal campo rom di via Candoni a Roma, con gli abitanti residenti nelle vicinanze arrivati al limite della pazienza e nell’assenza totale delle istituzioni e dello Stato. Da anni Fratelli d’Italia denuncia la situazione di degrado e delinquenza di questo campo nomadi, che crea quotidianamente enormi danni anche alla rimessa Atac a pochi passi. La situazione è ormai completamente sfuggita dal controllo dell’amministrazione: cosa si aspetta a sgomberare?».
FdI: la situazione è inaccettabile
Dello stesso avviso il coordinatore del Lazio e deputato di FdI, Paolo Trancassini, e il responsabile regionale della sicurezza di FdI, Federico Rocca. «Che ci siano queste zone franche di impunità, senza Stato, senza legalità e moralità, crediamo sia davvero inammissibile nel 2020. Intervenimmo a gennaio, con un esposto alla Procura della Repubblica, per cercare di dare tutela a tutti quei minori che, nella migliore delle ipotesi, vengono avviati a commettere reati; nella peggiore, come la bambina di 5 mesi, pagano con la vita la sfortuna di vivere all’interno di un campo nomadi. Giorni fa abbiamo segnalato al questore che, nonostante siano passati diversi mesi dal nostro esposto, non abbiamo avuto notizia alcuna di interventi atti a ripristinare il minimo decoro e rispetto delle regole. Incendi, inquinamenti e tutta una serie di reati restano inspiegabilmente impuniti. Quello che chiede Fratelli d’Italia – concludono Trancassini e Rocca – è che vengano chiusi questi campi e soprattutto che venga ripristinata la legalità».