Pisa, agenti tentano di salvare un cane lasciato in auto dai proprietari. Ma arrivano troppo tardi

21 Lug 2020 17:38 - di Redazione

Una pattuglia della polizia municipale di Pisa è intervenuta nei pressi di piazza dei Miracoli per tentare di salvare un cane lasciato in auto dai proprietari.  Purtroppo l’intervento non è stato sufficiente a salvare la vita dell’animale. Che è morto durante il trasferimento alla clinica veterinaria di San Piero a Grado.

Pisa, cane abbandonato in auto dai proprietari

Ad avvisare gli agenti un turista italiano. Che ha segnalato la presenza di un auto parcheggiata in via cardinale Maffi. Al cui interno si trovava un bulldog, in evidente stato di sofferenza. Sulla base della segnalazione, la pattuglia è subito intervenuta. E ha rintracciato l’auto, parcheggiata al sole, con dentro il cane già in precarie condizioni di salute per l’eccessivo caldo. I proprietari avevano lasciato un finestrino leggermente aperto. Ma probabilmente, a causa dell’elevata temperatura di questi giorni, soprattutto nelle ore più calde della giornata, non è stato sufficiente a consentire un adeguato ricambio d’aria. Dopo pochi istanti sono arrivati i proprietari del veicolo, due turisti stranieri, a cui gli agenti hanno intimato di aprire subito l’auto.

La scoperta degli agenti e la corsa in clinica, troppo tardi

Viste le condizioni del cane, i poliziotti hanno immediatamente allertato la clinica veterinaria di San Piero a Grado. E scortato i proprietari con il cane a bordo, fino alla clinica. Dove però non sono arrivati in tempo utile per salvare la vita all’animale. Che è morto durante il tragitto. La polizia municipale ha provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica i due proprietari del cane per maltrattamento di animale. Al punto di provocarne la morte. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia del cane. Per accertare le reali cause del decesso e le relative responsabilità. Il maltrattamento, in questo caso con conseguente uccisione dell’animale, è infatti un reato per cui è prevista anche la pena della reclusione.

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