Orrore senza fine, autista ammazzato di botte da 3 passeggeri: aveva chiesto di mettere la mascherina
Orrore senza fine, un autista di bus è stato ammazzato di botte da 3 passeggeri. Belve a cui l’uomo aveva chiesto solo di mettere la mascherina. E oggi, all’indomani della morte, avvenuta ieri sera in ospedale dopo giorni di agonia, si parla di crimine esecrabile. Di punizioni esemplari per i tre responsabili. Di una efferatezza che ha portato alla morte di un uomo dopo giorni di agonia. Una persona uccisa a mani nude per aver richiamato al rispetto delle regole 3 passeggeri a bordo del bus che stava guidando. Un episodio criminale che va oltre il mero fatto di cronaca, quello che arriva dalla Francia. Una vicenda sconcertante che sembra aumentare la portata dell’orrore a ogni nuovo dettaglio che si aggiunge. Ad ogni ultimo commento istituzionale sul drammatico caso…
Autista ammazzato di botte da 3 passeggeri
E così, non accenna a diminuire l’ondata di choc che ha inchiodato la Francia all’orrore dell’uccisione di un autista di autobus. Un uomo massacrato di botte da passeggeri che non volevano indossare la mascherina. La giustizia «punirà gli autori di questo odioso crimine», ha detto su Twitter il nuovo primo ministro Jean Castex, dopo che l’autista, aggredito domenica scorsa, è spirato ieri sera in ospedale. Diversi esponenti politici di tutti i partiti politici hanno espresso la loro indignazione.
Aveva solo chiesto di indossare la mascherina…
Philippe Monguillot, 59 anni, è stato picchiato con «estrema violenza» dopo aver intimato a tre persone di indossare la mascherina e chiesto di controllare il biglietto di un’altro. Lo ha riferito la procura di Bayonne, la città vicino al confine spagnolo, dove sono avvenuti i fatti. E dove due giovani di 22 e 23 anni, già noti alla polizia, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario. Altri due, sulla trentina, dovranno rispondere del reato di «mancata assistenza a persona in pericolo». Il nuovo ministro dell’interno Gerald Darmanin è atteso oggi a Bayonne. In città si è svolta giovedì una marcia di solidarietà a cui hanno partecipato 6.000 persone. In testa al corteo, la moglie di Monguillot e le loro tre figlie.