Open Arms, Tiziana Drago non segue il gregge M5S: «Mi sono astenuta su Salvini». E spiega il perché
Non tutti i Cinquestelle hanno obbedito agli ordini dei vertici del Movimento. C’è chi ha deciso di pensare con la propria testa perché i conti non quadravano. Così come continuano a non convincerla. È Tiziana Drago, senatrice M5S. «Sul processo a Salvini mi sono astenuta. Ci fu una corresponsabilità del governo Conte 1 in quella vicenda». Interpellata telefonicamente dall’Adnkronos, risponde con chiarezza. Suo è infatti l’unico voto di astensione per l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, sulla quale l’Aula di Palazzo Madama si è espressa favorevolmente.
Tiziana Drago: «Il M5S era alleato della Lega»
Secondo la parlamentare siciliana, il caso ricalca la vicenda Diciotti. In quell’occasione il M5S – alleato della Lega – respinse la richiesta di mandare a processo Salvini. «Guarda caso, con il cambiamento della situazione politica cambia la linea. Il dubbio sorge». Questa astensione è il preludio di un suo possibile passaggio alla Lega? «L’astensione è anche espressione di un dubbio, altrimenti uno voterebbe a favore o contro. Io sono nel M5S, sono una senatrice e ho il diritto di esprimermi. E mi sono espressa», taglia corto.
«La questione migranti viene minimizzata »
«Inoltre», aggiunge Tiziana Drago, «voglio fare un parallelismo con la grave situazione che si sta verificando in Sicilia a Porto Empedocle. La questione migranti viene minimizzata. Secondo voi è più grave mantenere quei migranti sopra una nave o farli sbarcare in quelle condizioni? Sto notando una leggerezza nell’approccio a questo tema. Si sottovaluta il rischio di emergenza sanitaria».
I numeri: Tiziana Drago l’unica grillina controcorrente
Che la senatrice abbia avuto la forza di reagire lo dicono i numeri. L’ammucchiata giallorossa ha votato compatta in aula per il voto che ha mandato a processo Matteo Salvini per il caso Open Arms. Dai tabulati emerge che 91 dei 92 senatori del M5S presenti al voto hanno detto sì al processo per l’ex alleato di governo, già ministro dell’Interno all’epoca dei fatti. Tiziana Drago si è invece astenuta. I 35 senatori del Pd, tutti presenti hanno votato all’unanimità, voto contro Salvini hanno espresso anche gli 11 senatori di Iv, con 7 renziani assenti dall’Aula.