Monza, immigrato marocchino per strada in mutande a mo’ di sfida: era stato espulso dall’Italia

13 Lug 2020 21:27 - di Gianluca Corrente
marocchino

Era stato appena espulso dall’Italia. Ma era a Giussano, in provincia di Monza. E incredibilmente, quasi in segno di sfida, il marocchino camminava in mutande per le strade. I carabinieri l’hanno arrestato per violazione delle norme in materia di immigrazione.

Il 36enne marocchino aveva molti precedenti penali

Si tratta di un uomo di 36 anni, senza fissa dimora. Ha precedenti penali per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Inoltre, ha precedenti anche per reati in materia di stupefacenti e di immigrazione clandestina.

In strada, a piedi, seminudo: l’intervento dei carabinieri

I militari dell’Arma, come riportano le cronache  dei giornali locali – come primamonza.it – hanno notato che il marocchino era in strada, a piedi, seminudo. Indossava soltanto le mutande. Dopo gli accertamenti, hanno appurato la sua identità e il divieto di ritorno sul territorio italiano perché già espulso mediante imbarco sul volo diretto in Marocco. Era accaduto il 3 luglio e il divieto di rientro valeva fino al primo luglio 2024.

A Lucca marocchino arrestato per evasione

Un’altra vicenda ha avuto luogo a Lucca, pochi giorni fa a Lucca. Un altro marocchino era diventato il terrore di tutti coloro che gli abitavano vicino. Ed è finito in manette. La polizia infatti l’ha arrestato dopo che precedentemente era stato posto agli arresti domiciliari. Pendeva sul suo capo la denuncia per evasione perché, nel corso di diversi controlli da parte delle volanti, risultava assente durante il giorno. Di notte, invece, tornato a casa, ha iniziato con le sue intemperanze che l’avevano fatto diventare l’incubo del vicinato.

Era diventato l’incubo notturno del vicinato

Il marocchino si affacciava alle finestre e urlava insulti e minacce. Quando hanno ricevuto l’ordine di carcerazione, gli agenti sono andati nella sua abitazione ed era assente. Poi hanno esteso le ricerche per tutto il quartiere, l’hanno rintracciato e l’hanno condotto in carcere.

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