L’ultima idiozia dei grillini, cambiare nome a Montecitorio: “Camera delle deputate”. Il web li fa neri

2 Lug 2020 12:56 - di Gabriele Alberti
grillini

Stavolta il genio è Paolo Lattanzio, parlamentare del M5S. Per dare il suo contributo alla situazione devastante del Paese, con aziende in crisi e un settembre nero che ci aspetta, cosa propone? Pace fiscale, velocizzazione delle pratiche burocratiche? Aiuti alle famiglie? No. La sua proposta è la possibilità di cambiare il nome alla Camera dei deputati. Sconcerta l’annuncio  dato dal grillino stesso in un’intervista rilasciata all’agenzia Dire. Non è la principale preoccupazione francamente. Anche a giudicare dalle reazioni severe del suo post su Fb. Lattanzio ne parla come un intervento forte e profondo dal punto di vista politico e culturale. Neanche fosse Laura Boldrini: “Cambiare il nome della Camera dei deputati, e quindi l’articolo 55 della Costituzione, trasformandola in Camera delle deputate e dei deputati”. Ritiene che si tratterebbe di un’azione necessaria, e su questo è il popolo della rete che si esprime col pollice verso. Sul fronte della parità di genere”Ci sono dei ritardi – scrive il parlamentare del M5S – In Europa siamo tra gli ultimi perché abbiamo una percentuale di donne che lavorano infinitamente basso”. Parla come la Boldrini. Se cercava l’applauso, si sbagliava di grosso.

“Che cu.. ad avere una persona come lei…”

L’inopportunità dei tempi, il contenuto e la filosofia di fondo dell’iniziativa sono bersagliati nei commenti sui social. “Che culo che abbiamo ad avere persone come lei”, leggiamo in una risposta sarcastica. “Che in questo periodo così delicato per gli italiani ha capito quale è il loro problema più pressante: la parità di genere…. Fa la pari con la sua collega che, giustamente, ha rivendicato il suo diritto di avere il ristorante della Camera delle Deputate e dei Deputati aperto anche la domenica….. Andate avanti così che il popolo inizia a preparare i patibolo. Che, come in Francia, dopo gli Stati Generali, servirono tantissimo”. Insomma, andare sulla pagina Fb di Paolo Lattanzio per credere.

Le donne sui social massacrano il grillino

Sulla questione sollevata dal pentastellato è intervenuto Giovanni Donzelli,di Fratelli d’Italia: “Questo signore è un deputato del M5S, ovvero di uno dei partiti che governano il nostro Paese. Mentre l’Italia è in ginocchio, ecco le loro priorità… Senza parole!”. Contestazioni all’iniziativa giungono specialmente da parte delle donne: “Per cortesia, da donna la trovo davvero senza senso. Spostate gli sforzi su progetti utili e non futili”; “Sono imbarazzata che qualcuno possa ritenere che queste cose possano essere equiparate ad una richiesta di giustizia”; “E questi sarebbero gli onorevoli? Con tutti i problemi che ci sono, si discute di queste caz****?”. E non c’è da stupirsi. Se qualcuno volesse fare qualcosa per le donne dovrebbe  proporre ben altro: asili aziendali, assunzioni; vigilare veramente sulle discriminazioni nei luoghi di lavoro; lavorare sugli stipendi. Le proposte di facciata, come le desinenza sui sostantivi stile Boldrini non hanno migliorato la qualità della vita delle donne. Soprattutto della mamme lavoratrici. Slogan buoni per delle crociate e basta. C’è chi lo implora: “Delle Istituzioni lasciate in pace almeno il nome, visto che del loro decoro ve ne curate davvero poco…”, scrive un’altra utente. Si arriva poi al “Ma vatti a curare vai cogli*ne. Ma voi 5S siete proprio ritardati”.

 

 

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