Immigrato bacia in bocca un bambino. È la seconda volta che accade in pochi giorni

30 Lug 2020 18:38 - di Redazione

Ancora un caso di una gravità inaudita. Stavolta è accaduto a Biella e la vittima non è un neonato di 6 mesi, ma  un bambino di appena 14 anni. La dinamica è quasi la stessa del caso accaduto pochi giorni fa al centro di accoglienza di Cavaglià: lo straniero si avvicina e, senza un vero perché, cerca di baciare sulle labbra un ragazzino sconosciuto. Nei pressi del centro commerciale I Giardini di via la Marmora- racconta La Stampa – un pakistano si avvicina ad un ragazzino e tenta di dargli un bacio sulle labbra. Il bimbo cerca di sottrarsi all’effusione inconsulta e allora  l’uomo riesce comunque a baciarlo sulla mano.

L’immigrato: “Mi ricordava i miei figli”

Non è normale che ciò accada, l’uomo non conosceva il bambino e pertanto i presenti hanno chiamato la polizia.  Gli agenti  hanno rintracciato  il 43enne pakistano. Che ha dato una giustificazione di comodo:  dice di aver sentito la mancanza dei suoi figli in Pakistan. Quel bambino glieli ha ricordati e così avrebbe deciso di avvicinarsi alle labbra del piccolo.  I poliziotti non la bevono. Anche perché questo non avrebbe comunque giustificato il gesto  di avvicinare un minorenne sconosciuto. E’ scattata per il pakistano la denuncia a piede libero con l’accusa di violenza sessuale.

Stessa sorte a una bimba di sei mesi

Si tratta di un trend inquietante. Due settimane fa era capitato a  una mamma con in braccio la sua bimba di  sei mesi. Era andata con il compagno a prendere un caffè. Mai si sarebbe aspettata che un richiedente asilo, ospite in un vicino Cas a Cavaglià,  ubriaco si avvicinasse alla neonata e l’avesse baciata in bocca. Ne era nato un parapiglia, con il successivo intervento dei carabinieri, le denunce dei genitori e le successive polemiche. “Mi sono spostata, gli ho detto: ‘Cosa stai facendo?’”, ha raccntato la donna al Giornale. Episodi doppiamente inquietanti. All’aspetto della violenza fisica si aggiunge l’ incubo Covid. Molti migranti come sappiamo , vanno  a zonzo contagiati. Il tampone alla  bimba di  Cavaglià ha dato risultato  negativo, per fortuna. Sta succedendo quello che auspicano Sardine e Pd, con la loro paradossale e sconsiderata solidarietà agli immigrati contagiati. La realtà è diversa. Nel caso della neonata il papà ha chiesto spiegazioni all’uomo. Che gli avrebbe risposto con un sorriso canzonatorio. L’ìra dei genitori, in entrambi i casi, è comprensibile.

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