Guerriglia a Val Susa, No-Tav e centri sociali lanciano bombe carta e sassi contro la polizia

18 Lug 2020 19:08 - di Massimo Baiocchi
No-Tav

Una vera e propria guerriglia. Un centinaio di bombe carte insieme a sassi e artifizi pirotecnici sono stati lanciati contro le forze dell’ordine da esponenti della frangia più oltranzista del movimento No Tav durante la manifestazione di protesta in Val Susa. Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Un agente è stato ferito in maniera non grave. Altra bombe carta sono state trovate inesplose. La Digos ha identificato diversi manifestanti.

I No-Tav attaccano in tre punti

Gli attacchi si sono concentrati, soprattutto, in tre punti, lungo il sentiero che da Giaglione porta in Clarea, nell’area sottostante il viadotto autostradale e nella la zona cosidetta delle “antenne”. In particolare, il punto maggiormente colpito è stato quello lungo il sentiero di Giaglione dove i manifestanti hanno cercato, senza riuscire, a oltrepassare il cancello posto lungo il percorso che porta al cantiere della Torino-Lione.

Disordini cominciati nella notte

Già la scorsa notte nella stessa area si erano verificate tensioni che avevano portato all’identificazione e alla denuncia di 22 persone. La protesta No Tav infatti era tornata a farsi sentire. Una manifestazione al cantiere della Torino-Lione a poche ore dall’inizio della “tre giorni di lotta”, è stata organizzata dal Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno. Al termine dell’assemblea convocata a Giaglione che ha aperto il weekend, i manifestanti, circa 150 appartenenti all’ala più oltranzista del Movimento No Tav e al centro sociale Askatasuna, hanno improvvisato un corteo lungo i sentieri della Val Clarea. E hanno raggiunto il cancello sul sentiero Gallo Romano per la consueta “battitura” dei cancelli posti a protezione del cantiere della Torino-Lione.

Pietre contro le forze dell’ordine

Alcuni di loro hanno lanciato pietre contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni, e cercato di danneggiare il cancello che impedisce di avvicinarsi al cantiere. Identificate 22 persone, Alcunw di loro non hanno rispettato il foglio di via obbligatorio dai comuni di Giaglione e di Chiomonte, in Valle di Susa.

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