Facebook cancella la pagina di Altaforte edizioni. Frassinetti: “Solidarietà contro ogni censura”

11 Lug 2020 15:54 - di Valeria Gelsi
facebook censura altaforte

Non si arresta la furia censoria di Facebook. Dopo l’ondata di cancellazioni che tra l’autunno e l’inverno scorsi ha colpito diverse pagine di impostazione sovranista e perfino il giornale Il Primato Nazionale, ora il social di Zuckerberg si accanisce contro un’altra voce libera del panorama editoriale italiano: Altaforte edizioni. La pagina della casa editrice è stata cancellata.

Facebook censura Altaforte

A darne notizia è stato proprio il Primato nazionale, testata che condivide l’editore con Altaforte. La cancellazione, secondo quanto riferito dal Primato, dovrebbe essere definitiva, pur in assenza di spiegazioni plausibili. Agli amministratori, infatti, è stato comunicato che “la tua pagina è stata nascosta perché ha pubblicato contenuti che incitano all’odio”. Ma i contenuti pubblicati sulla pagina di Altaforte sono quelli legati ai libri che edita. Si tratta di saggi, romanzi, inchieste – spesso firmati da nomi di primo piano del giornalismo nazionale – che si inseriscono a pieno titolo nel dibattito culturale e politico italiano. Arricchendolo con un punto di vista non assoggettato alla dittatura del politicamente corretto.

Un vizietto già noto

Ma, forse, è proprio questo il problema: Altaforte è voce libera e fautrice di una “cultura sovranista”. Un po’ troppo per Facebook, che invece fa di certe omologazioni liberal e globaliste il proprio vessillo. Dunque, non stupisce che la casa editrice parli di una “decisione puramente politica”. Cosa che, per altro, non è affatto nuova per Facebook, come dimostra il caso della cancellazione di massa delle pagine legate a CasaPound. Proprio in relazione a quella vicenda la giustizia italiana ha condannato il social con una sentenza destinata a rimanere come pietra miliare. Per la prima volta, infatti, un tribunale italiano si è trovato a stabilire possibilità e limiti di Facebook rispetto alle policy censorie. E il tribunale è stato chiaro: in nessun modo Facebook può limitare, sulla base di proprie decisioni arbitrarie, diritti costituzionalmente garantiti come quelli alla libertà d’opinione ed espressione.

Altaforte: “Una decisione puramente politica”

Ora anche Altaforte fa sapere di avere intenzione di far valere i suoi diritti procedendo per le vie legali, come aveva già fatto in occasione della cancellazione dei post promozionali del libro Una Nazione – Simone Di Stefano accusa l’Unione Europea. La decisione di Facebook, infatti, ha sottolineato la casa editrice in una nota, è stata “assurda e inaccettabile” e “non corrisponde alla realtà dei fatti”. “Censurare la pagina, senza possibilità di replica, è una decisione puramente politica. Dovuta al fatto che la nostra è una casa editrice sovranista e non allineata, posizione evidentemente scomoda per i guardiani del pensiero unico”. “Non vogliamo commentare ulteriormente – scrive la casa editrice – e procederemo per vie legali contro Facebook visto il danno economico e di immagine che deriva da questa decisione”.

Frassinetti: “Solidarietà contro ogni censura”

Intanto ad Altaforte, la cui cancellazione ha ricevuto molta eco sui social e pochissima sui media mainstream, è arrivata la vicinanza della vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Paola Frassinetti. “Solidarietà contro ogni censura!”, ha scritto sulla sua pagina Facebook la parlamentare di FdI, postando il logo della casa editrice.

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