È morto Mauro Mellini, tra i padri nobili del Partito Radicale. Sempre in trincea, al fianco di Enzo Tortora

5 Lug 2020 12:52 - di Filomena Auer
Mauro Mellini in una foto dal suo profilo Facebook

È morto, poco dopo la mezzanotte di oggi, Mauro Mellini, uno dei fondatori del Partito Radicale e deputato della Repubblica italiana nella VII, VIII, IX e X legislatura. Ad annunciare la scomparsa è il figlio Alessandro in un commosso post su Facebook. Mellini si è spento all’ospedale Gemelli a Roma. Aveva 93 anni. Gran parte dei quali spesi nella lotta in nome del Diritto e dei diritti dell’uomo. Nel 1993 era stato eletto in seduta comune dal Parlamento membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. «Ne do comunicazione pubblica – scrive il figlio sul suo profilo Facebook – nel ricordo della figura integerrima e coerente di uomo politico e avvocato. La sua lotta per i diritti ed il Diritto non ha conosciuto sosta fino agli ultimi giorni di vita»…

Addio a Mauro Mellini, tra i fondatori del Partito Radicale

Eletto deputato alle elezioni politiche del 1976, è stato alfiere delle più note battaglie radicali. Salvo poi allontanarsi da Pannella e compagni, alla fine degli anni Ottanta, in concomitanza con la scelta del Partito Radicale di trasformarsi in soggetto transnazionale e di non partecipare più agli agoni elettorali italiani. Così, successivamente, si è dedicato al suo nuovo impegno, che lo ha visto ricoprire il ruolo di componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

In trincea al fianco di Enzo Tortora

Editorialista e saggista, ha firmato numerosi scritti, in cui con vena polemica indaga sulle “storture della legge”. Il suo testo più noto è Così annulla la Sacra Rota (Samonà & Savelli), che incise fortemente sull’approvazione della legge sul divorzio. Nel 2006 ha fondato insieme ad Alessio Di Carlo il periodico on line GiustiziaGiusta, dedicato ai temi della giustizia in chiave garantista. E, proprio in questo campo, si è distinto per la battaglia condotta in nome e per conto di Enzo Tortora. Mellini, infatti, è stato uno dei primi e più strenui difensori del garantismo, a partire dal celebre caso del conduttore piemontese e del suo calvario giudiziario.

In basso una foto di Mauro Mellini dal suo profilo Facebook

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