De Benedetti spara a zero: Meloni fascista, Salvini selvaggio, Berlusconi? Meglio lui di Conte

14 Lug 2020 15:56 - di Redazione
De Benedetti

Chi salverà il Paese? Silvio Berlusconi. Ad arruolarsi nelle schiere ormai esigue dei berluscones è addirittura uno dei suoi più acerrimi nemici: l’ingegnere Carlo De Benedetti. In un’intervista al Foglio rilancia l’idea di un governo di sinistra allargato al leader di Forza Italia e con una duplice funzione: esautorare Salvini e Meloni da una parte e Giuseppe Conte dall’altra. Sono questi i tre nemici attuali di De Benedetti. Il quale pur di liberarsene è disposto a “baciare il rospo”, cioè a digerire il ritorno in auge dell’ex Cavaliere.

Sì a Berlusconi, ma purché ci sia il benservito a Conte

“Se si tratta di isolare Salvini e Meloni trangugio anche Berlusconi al governo con la sinistra – dice-. Ma accompagnato dal benservito a Conte che rappresenta il vuoto pneumatico. Mai avrei immaginato di dire che al mondo esiste qualcosa di peggiore di Berlusconi. E sia chiaro continuo a pensare che il livello di corruzione morale che lui ha introdotto nel paese abbia costituito un periodo nero della nostra storia. Se non era per Scalfaro avremmo avuto Previti ministro della Giustizia. Eppure sono pronto a trangugiare il rospo”.

Le frecce avvelenate contro Meloni e Salvini

E poi su Berlusconi aggiunge: “Berlusconi rappresenta nel mondo dell’economia e della politica quello che Alberto Sordi è stato nel cinema. L’arcitaliano -osserva l’Ingegnere-. Un grande artista, Sordi. E un grande imbroglione, Berlusconi. Ma comunque un grande”.

Parole dure non solo nei confronti di Conte, che per De Benedetti è una nullità, ma anche nei riguardi di Giorgia Meloni e Matteo Salvini: la prima è “figlia del fascismo e io il fascismo me lo ricordo da bambino con orrore”. Mentre il secondo “è un selvaggio privo di qualsiasi cultura”.

 

 

 

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