Covid, Tarro: «Le mascherine in estate fanno male. L’allarmismo del governo ci porta alla rovina»

22 Lug 2020 9:31 - di Gianluca Corrente
Giulio Tarro

La seconda ondata? «Non dobbiamo temerla perché non ci sarà». Il virologo Giulio Tarro torna all’attacco. E in un’intervista a Libero smonta le tesi allarmistiche del governo Conte. «Altri Paesi già sono in fase inoltrata con riaperture significative. Noi, invece, proibiamo ancora troppe cose. Stanno davvero esagerando al governo. Continuando così porteranno in autunno il Paese alla rovina. Beninteso, non una rovina dettata da una emergenza sanitaria che non esiste più. Ma da una emergenza economica e sociale che mi pare venga ampiamente sottovalutata».

Tarro: «Le mascherine in estate diventano nocive»

Basta equivoci su tante cose, a partire dalle mascherine. «In estate non vanno utilizzate», afferma Tarro. «Diventano nocive perché inducono ipercapnia, cioè aumento pericoloso dell’anidrite carbonica. Vorrei dare da medico un consiglio generale. Dobbiamo staccare la spina a una informazione ansiogena e ipocritamente intrisa di appelli a “non farsi prendere dal panico”. Quasi nessuno ci dice che se non ci ammaliamo è grazie al nostro sistema immunitario». Questo sistema «può essere compromesso – oltre che da una inadeguata alimentazione e da uno sbagliato stile di vita – dallo stress, che può nascere anche dall’attenzione verso notizie allarmanti».

«Nessun contagio dopo i festeggiamenti dei tifosi»

I fatti lo provano. «Dopo i festeggiamenti dei tifosi napoletani per la vittoria della Coppa Italia, non è seguito un solo caso di contagio. Si è dimostrato ancora una volta che il virus non è più in circolazione in Italia», incalza il virologo. «Sappiamo che ultimi casi italiani derivano da soggetti che vengono dall’estero oppure da italiani infetti rimpatriati».

«Allo stadio si può tornare subito»

«Ritengo», dice il virologo Tarro, «che si possa ritornare allo stadio da subito magari rispettando il metro di distanza, per essere se si vuole estremamente prudenti. Anche se allo stato attuale lo ritengo del tutto inutile».

Tarro: non c’è ragione di prolungare l’emergenza

N«on vedo nulla di allarmante sotto il profilo sanitario se l’indice RT è di poco superiore a 1. Giustificare l’eventuale prolungamento dello stato di emergenza sulla base questo criterio sarebbe sbagliato», conclude Tarro. «Da virologo con una certa esperienza, mi sento di poter affermare che in realtà oggi non c’è alcuna ragione sanitaria per prolungare lo stato di emergenza».

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