Covid, non si entra da Serbia, Montenegro e Kosovo. A Napoli tamponi al campo rom di Scampia

16 Lug 2020 16:26 - di Redazione

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che aggiunge Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi a rischio di Covid-19. “Chi è stato negli ultimi 14 giorni in questi territori – spiega – ha il divieto di ingresso e transito in Italia”. “Nel mondo l’epidemia è nella fase più dura – sottolinea il ministro – Serve la massima prudenza per difendere i progressi che abbiamo fatto finora”.

Tre rom positivi arrivati  a Napoli dalla Serbia

E sui casi di importazione nelle Regioni si continua a tenere alta la guardia. A Napoli si tracciano tutti i contatti della diciassettenne incinta del campo rom di Scampia. E’ il primo caso di Covid-19 scoperto tra i residenti del campo rom. L’indagine epidemiologica svolta sul campo ha permesso di definire una stretta convivenza della donna oltre che con il marito, con altre 10 persone che sono state tutte prontamente sottoposte a tampone. Dei soggetti esaminati, solo 2 sono risultati positivi al Covid (il marito e lo zio della donna). Gli altri 9 tamponi hanno dato esito negativo. Dopo aver acquisito nuove informazioni sugli spostamenti di alcuni familiari della giovane donna, l’indagine epidemiologica è stata poi ampliata e sono stati eseguiti ulteriori 11 tamponi, 3 dei quali sono risultati positivi. I tre erano giunti durante la notte, in auto, direttamente dalla Serbia dopo aver appreso la notizia della  positività dei familiari.

Nel Lazio continua il rilevamento dei positivi di rientro dal Bangladesh

Nel Lazio oggi altri si registrano altri 5 positivi di rientro dal Bangladesh. Lo ha annunciato l’assessore Alessio D’Amato: ” ggi registriamo un dato di 9 casi. Di questi 8 sono casi di importazione: 5 casi hanno un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati, un caso di rientro dall’India e due dalla Moldavia. Ci attendevamo questa riduzione dei casi per la grande attività di tracciamento che è stata fatta, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Per i casi degli ultimi giorni ci attendiamo una valutazione settimanale del valore RT ancora sopra l’1, mentre le terapie intensive scendono per la prima volta sotto i 10 casi (9). Si confermano come priorità le verifiche sui casi provenienti dai Paesi ad alto tasso di contagio”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *