Covid, lite sul convegno di Salvini. Anatema su chi partecipa. Il virologo Clementi: io ci vado lo stesso

21 Lug 2020 17:29 - di Adele Sirocchi

Virologi spaccati e in lite per un convegno organizzato da Matteo Salvini al Senato. Giammai si usi la scienza a fini elettorali, tuona il Patto trasversale per la scienza. E critica la presenza di alcuni suoi esponenti al convegno. Il cui titolo è: “Covid-19 in Italia – Tra informazione, scienza e diritti”. Tra i partecipanti all’evento – previsto per il 27 luglio – Armando Siri, Vittorio Sgarbi (oltre al leader leghista) e poi molti professori, medici e scienziati come Alberto Zangrillo, Matteo Bossetti, Maria Rita Gismondo, Giulio Tarro, e Guido Silvestri, che ha però declinato l’invito.

La nota polemica del Patto per la scienza

Proprio a loro – ma senza fare nomi – si rivolge la nota del Patto della scienza, che parla di “ventilata presenza a eventi aventi ad oggetto la pandemia di Covid-19, eventi che vedrebbero la partecipazione anche di alcuni importanti soci fondatori del Patto trasversale per la scienza”. Ma non si era detto, visto che Lopalco si candida col centrosinistra, che gli scienziati devono dare il loro apporto alla politica? Quindi va bene candidarsi e non va bene parlare a un convegno?

Il virologo Silvestri rifiuta di andare

Evidentemente sì. Il virologo Guido Silvestri, dopo aver visto la locandina con i nomi dei partecipanti, ha rifiutato l’invito. “Avrei fatto lo stesso – dice l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco – e non perché la riunione è organizzata da Salvini, ma perché si capisce chiaramente dal parterre degli ospiti che Salvini e Sgarbi hanno messo insieme, quale vuole essere la linea e quale messaggio veicolare”.

Bassetti e Clementi parteciperanno

C’è però chi dice no e annuncia che non si piegherà all’anatema del patto per la scienza. Lo fanno Matteo Bassetti e Massimo Clementi. Quest’ultimo scrive su facebook una nota molto polemica. “Parteciperò” alla manifestazione prevista in Senato il 27 luglio. “Sono sempre stato una persona libera e non ho necessità di suggeritori. Successivamente, se questa mia partecipazione darà fastidio a qualcuno, regolerò la mia posizione all’interno del Pts”, Patto trasversale per la scienza, “seguendo, con animo leggerissimo, quanto già deciso pochi giorni orsono dall’amico e collega Matteo Bassetti. Augurando al Pts, ovviamente, buona fortuna”.

Bassetti ha dato le dimissioni dal Patto per la scienza

Il Pts ha espresso contrarietà “all’uso della scienza e della pandemia di Covid-19 a fini elettorali” e ha definito “grave e incomprensibile l’eventuale adesione da parte di importanti soci” del Patto “a iniziative in chiave chiaramente politica ed elettorale che vedano come guida o contributori soggetti che sono stati oggetto di querela o di diffida da parte del Pts, proprio per le pericolose posizioni antiscientifiche espresse durante l’epidemia”. Già ieri le dichiarazioni in questione avevano creato maretta. A replicare ci aveva pensato il direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che ha anche annunciato di aver dato le dimissioni dal Patto 10 giorni prima.

Clementi esprime dispiacere e sconcerto

Clementi è tra i fondatori del Pts ed esprime nella sua lettera “dispiacere e sconcerto”, “per ‘l’invito’ rivolto agli aderenti”. “Non condivido la forma e la sostanza”. “Il ‘patto’ che a suo tempo avevo immaginato era tutt’altra cosa da ciò che è diventato ora. Non accetto questo brutto modo d’interloquire tra noi attraverso comunicati stampa. Chi lo ha scritto ha dimostrato, non solo molto pregiudizio, ma anche pochissima correttezza”.

Clementi: ci vado per dire che dissento sulla proroga dello stato d’emergenza

Clementi osserva che “quella identificata non è certamente una manifestazione elettorale (elettorale di cosa? Ci saranno solo poche elezioni regionali in settembre alle quali tutti siamo disinteressati). Sarà invece un evento del Senato della Repubblica che vede partecipare senatori di Lega, Forza Italia, M5S, Fratelli d’Italia. Inoltre parteciperanno i professori Sabino Cassese e Michele Ainis, Andrea Bocelli e Bernard Henry-Levy (quest’ultimo, vi assicuro avendolo incontrato, non è un pericoloso sovranista, ma nemmeno gli altri). Infine sono stati invitati componenti del mondo medico scientifico. Quando mi è stato fatto l’invito da parte di un componente del Senato non mi è stata presentata (e non ho chiesto, perché non interessato) la lista dei partecipanti”. Il virologo spiega anche il senso della sua partecipazione. “L’unico aspetto che m’interessava e m’interessa era manifestare il mio dissenso al prolungamento dello stato d’emergenza adombrato dal presidente del Consiglio che non ritengo necessario e nemmeno utile. Vi informo, pertanto – conclude lo scienziato – che parteciperò a questa iniziativa (non ho deciso ancora in che modo, probabilmente per motivi di organizzazione personale con un intervento a distanza)”.

Commenti

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  • Paolo Sardi 21 Luglio 2020

    ‘Sto Patto trasversale per la scienza mi sembra avere lo stesso comportamento delle sardine. Ma quando la finiranno di fare dei comitati con l’idea di non essere politici e poi fanno politica?