Covid, esperti campani scoprono il tampone che in tre minuti rivela se si è positivi: «Il Covfast è una svolta»

20 Lug 2020 11:31 - di Fabio Marinangeli
tampone

Un tampone che in soli tre minuti rileva se si è positivi al Covid-19. Si chiama Covfast. A crearlo e brevettarlo sono stati studiosi campani, equipe della Cosvitec (Centro di ricerca di alta formazione).

Il Covfast, tampone naso-faringeo

Si tratta di un tampone naso-faringeo che viene eseguito sul soggetto esattamente come il tampone classico. Poi viene immerso in una soluzione colloidale che cambia colore solo in caso di positività al virus. Quindi, non serviranno più 48 ore per avere i risultati, perché saranno sufficienti solo tre minuti.

Stabilisce la carica “infettante” del soggetto

Questo metodo è in grado di stabilire anche la carica infettante del soggetto. Se la carica infettante è molto alta, il test darà un risultato positivo anche in un solo minuto. In più, non necessita di strumentazioni, laboratori certificati e personale specializzato. Si può eseguire infatti con una semplice provetta. Di conseguenza, permetterà lo screening di massa. D’altronde, il costo del test è di gran lunga inferiore rispetto al quello del tampone classico.

Tecnologia innovativa per il tampone

«In questo lockdown abbiamo lavorato per mettere a punto una tecnologia altamente innovativa», afferma Sergio Bolletti Censi, direttore generale Cosvitec. «Il tampone Covfast, efficace in soli tre minuti, si presta allo screening di massa. Potrebbe essere una rivoluzione, pensiamo al settore turistico in grande difficoltà, la ripartenza delle scuole a settembre. Ma anche luoghi dove si possono creare assembramenti, concerti, eventi pubblici o sportivi».

La sinergia con l’Università Federico II

Le sinergie sono fondamentali, come dimostra la collaborazione con il team del professor Velotta, della Federico II. «Abbiamo realizzato una soluzione colloidale di nanoparticelle d’oro che cambia colore in presenza del virus, una variazione abbastanza netta che può essere vista anche ad occhio nudo in caso di alta carica virale».

Le parole di Sergio Bolletti Censi su Facebook

«Sono orgoglioso», scrive Sergio Bolletti Censi su Facebook, «che insieme a un team tutto campano abbiamo realizzato una scoperta rivoluzionaria che può contribuire a dare una risposta alla pandemia.Dedico questa scoperta ad un grande scienziato, mio padre, che mi ha insegnato che nulla è impossibile. Ringrazio mia moglie Giorgia Borriello, che a tavola – sorseggiando un bicchiere di vino – mi ha illuminato sul capside virale».

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