Apre a Roma “Per Gioco”, la mostra che svela l’incanto dei giocattoli antichi

24 Lug 2020 16:17 - di Sveva Ferri
giocattoli antichi

C’è la casa di bambole della regina di Svezia, che ha oltre 300 anni, e c’è la bambola che rappresenta una mamma con bambino, che di anni ne ha quasi 600. E poi ci sono i carillon, le fattorie, le lanterne magiche, i cavalli a dondolo e le immancabili macchinine. C’è, insomma, la storia del giocattolo nella mostra “Per gioco. La collezione dei giocattoli antichi della sovrintendenza capitolina”, che si apre domani al Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Sei aree tematiche, 22 sale, oltre 700 pezzi

Nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid, la rassegna andrà avanti fino al 10 gennaio e svelerà gli oltre 700 esemplari della collezione capitolina. Curata da Emanuela Lancianese, con allestimento e scenografia di Enzo Pinci ed effetti sonori e multimediali del video artista Francesco Arcuri, la mostra si sviluppa attraverso 22 sale, con un percorso tematico suddiviso in sei grandi aree: la città e la campagna; giochi di strada e di cielo; il bambino in movimento; la famiglia; il lavoro; il viaggio.

Giocattoli antichi e sogni senza età

La maggior parte degli esemplari, tutti accuratamente restaurati proprio in vista della mostra, proviene dalla cosiddetta età d’oro del giocattolo, ovvero gli anni compresi tra il 1860 e il 1930. Ma alcuni vengono da più lontano, come la casa di bambole della Regina di Svezia, di fine ‘600, e le due bambole di epoca pre-incaica del XIV- XV secolo, di cui una che raffigura una madre con il figlio in braccio, che rappresentano i pezzi più antichi della collezione. Attraversare il primo piano di Palazzo Braschi sarà così come attraversare un mondo di sogno, fatto di aerei e navi, di castelli e fattorie, di lanterne magiche e favolosi oggetti circensi. Ma anche di quadri e libri, giochi di strada e slittini, bici e piccole cucine giocattolo in ghisa.

Alla scoperta delle “camere delle meraviglie”

Lungo le 22 sale espositive del primo piano del museo ci si imbatterà poi nelle macchine gioiose, sorta di “Wunderkammer” per bambini e adulti, che accolgono giocattoli reali ma anche virtuali e che si alterneranno a percorsi labirintici per una visione “ravvicinata” e dinamica dei giocattoli esposti. L’intero allestimento, inoltre, è corredato da pannelli esplicativi sul significato del gioco, sulla storia della collezione e con informazioni più dettagliate sui pezzi di maggior valore, che trovano spazio anche nel breve catalogo Per gioco. Guida alla collezione dei giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina a cura di Emanuela Lancianese e di Amarilli Marcovecchio, con un saggio introduttivo di Filippo Tuena.

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