Violenta rissa in pizzeria tra 7 pakistani: 2 di loro risultano positivi al Covid, uno stava lavorando nel locale

26 Giu 2020 16:23 - di Greta Paolucci
Carabinieri intervengono su una rissa tra 7 pakistani foto Ansa

Prima se le sono date di santa ragione. Poi, ripristinati ordine e calma grazie dall’intervento delle forze dell’ordine, tutti hanno cominciato a tremare davvero. Già, perché mentre 7 pakistani furiosi ancora si stavano prendendo a bastonate, sono arrivati i carabinieri che, sedata la rissa e identificati i responsabili, hanno contestualmente scoperto che due di loro erano positivi al Covid-19. Uno era inconsapevole di essere infetto. L’altro invece, pur sapendolo e dovendo rimanere in isolamento, se è sempre infischiato, continuando a lavorare in una pizzeria a Casalecchio di Reno.

Violenta rissa in pizzeria tra 7 pakistani: 2 di loro positivi al Covid

Così, in quarantena sono finiti anche i due militari della compagnia di Bologna Borgo Panigale, arrivati sul luogo dell’aggressione per sedare la violenta rissa tra 7 pakistani scatenati. Tutto è successo mercoledì sera, intorno alle 22.20, all’angolo tra via Porrettana e via Silvio Pellico a Casalecchio. E se la scazzottata furibonda, con tanto di bastonate e mazzate e cielo aperto, si è conclusa nel giro di breve, la presa di coscienza di essere al positivi al virus farà sentire i suoi effetti ai diretti interessati ancora a lungo. In tutto, quindi, sono 9 le persone ora in isolamento: mentre sono 7 i pakistani denunciati, per ora, solo per rissa.

Scattano le norme anti-virus nella pizzeria dove stava lavorando uno dei due positivi

Sarà l’Asl, invece, ad effettuare le verifiche da cui dipenderanno ulteriori sanzioni e l’eventuale chiusura della pizzeria, in base alle norme anti-coronavirus. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le cause della violenta lite tra i 7, di età compresa tra i 28 e i 42 anni, sarebbero legate a una faida lavorativa, esplosa per gelosie e dissapori legati al controllo della vendita di pizza al taglio in due esercizi commerciali. Poi, sulla scena bellica ha fatto irruzione il Covid, e il motivo del contendere è passato necessariamente in secondo piano…

Commenti

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  • Franz 27 Giugno 2020

    E rispedirli in Pakistan? Troppo difficile. Ci sono troppi interessi economici in ballo, il popolo italiano viene sacrificato in nome del profitto di pochi.