Var a chiamata, Rizzoli ammette: potrebbe essere una soluzione per stoppare le polemiche
Var a chiamata. Potrebbe essere questa la soluzione, una delle soluzioni, per cercare di porre un freno alle troppe sviste e diverse interpretazioni sul rettangolo di gioco da parte degli arbitri. Un Var a chiamata evocato dal patron della Fiorentina, Rocco Commisso, imbufalito dopo il rigore (inesistente) assegnato alla Lazio nella partita persa dai viola all’Olimpico. Una possibilità che, ad esempio, in America esiste già per il basket. Dai microfoni di Radio Anch’io Sport, Nicola Rizzoli, ha lasciato trapelare più di una sommaria disponibilità. Le polemiche arbitrali sono sempre tante e ad ogni turno. Così è stato in ben 5 occasioni domenica pomeriggio. Fatto che spinge anche i fischietti nazionali a cercar una soluzione che possa mettere tutti d’accordo. E fermo restando che l’errore umano non potrà mai essere del tutto evitato. “Potrebbe essere una cosa da considerare – ha detto Rizzoli – Non è un’idea che ci vedrebbe contrari ma la scelta deve essere fatta dall’IFAB, che decide le regole. In Italia ci sono molte più polemiche, è un discorso culturale rispetto agli altri Paesi. Non avrei nulla contro ma siamo all’interno di una competizione europea e mondiale. Al momento non è un argomento in discussione. Non so se si toglierebbero le polemiche”. In attesa della decisione dell’Ifab, che semmai arriveranno per il prossimo campionato, stasera riprende la Serie A con Lazio e Juventus impegnate contro Torino e Genoa. E con le polemiche che continueranno a trascinarsi.