Trump: dieci anni di carcere per chi danneggia le statue. Stop ai vandalismi del Black Lives Matter

23 Giu 2020 14:08 - di Redazione

Il presidente Donald Trump reagisce con durezza allo scempio delle statue negli Usa. “Ho autorizzato il governo federale -ha annunciato – ad arrestare chiunque vandalizzi o distrugga monumenti, statue o altre proprietà federali negli Stati Uniti”. Prevedendo “fino a 10 anni di carcere sulla base del the Veteran’s Memorial Preservation Act o di altre leggi competenti”.

Trump dice basta ai vandalismi

Secondo Trump “questa azione è immediatamente effettiva” ma l’applicazione della norma potrà anche essere usata in modo retroattivo per il vandalismo e le distruzioni già causate. “Non ci saranno eccezioni”. Il provvedimento di Trump segue l’ultimo episodio della notte scorsa, quando manifestanti hanno tentato di abbattere la statua dell’ex presidente Andrew Jackson vicino alla Casa Bianca.

La statua di Albert Pike abbattuta e bruciata

Pochi giorni fa un gruppo di dimostrati del movimento Black Lives Matter ha abbattuto e bruciato l’unica statua di un generale confederato a Washington DC, Albert Pike. In un tweet Trump aveva condannato l’episodio, commentando che la polizia della capitale «non sta facendo il suo lavoro perché sta a guardare mentre una statua viene abbattuta e incendiata. Questa gente dovrebbe essere immediatamente arrestata. Una vergogna per il nostro Paese!». Numerose statue di generali confederati sono state abbattute finora negli Stati Uniti dai dimostranti nell’ambito delle proteste scatenate dall’uccisione a Minneapolis, lo scorso 25 maggio, dell’afroamericano George Floyd da parte di un poliziotto bianco.

Negli Stati Uniti ci sono migliaia di statue dedicate a figure leader dei confederati. Se ne contano quasi 2mila, anche se negli anni molte di esse sono già state rimosse.  Molte sono negli stati dell’ex confederazione, cioè nel sud degli Stati Uniti, ma altre si trovano nei pressi del Campidoglio, a Washington.

Commenti

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  • Silvia Toresi 24 Giugno 2020

    L’uccisione di Floyd è stata una scusa per giustificare atti violenti e barbarici. Giusta la decisione del Presidente.

  • Fabrizio 24 Giugno 2020

    Finalmente, era l’ora che questi delinquenti venissero fermati. Ora speriamo che la polizia faccia il proprio dovere.