Scuola, le linee guida sono un disastro: tutti contro Azzolina. Meloni: “Fa come Ponzio Pilato”

24 Giu 2020 15:32 - di Federica Parbuoni
linee guida

Prima erano preoccupati. Ora, dopo la divulgazione della bozza delle linee guida per il rientro a scuola a settembre, sono sul piede di guerra. Famiglie, studenti e personale scolastico, presidi in testa, non ci stanno allo scaricabarile del ministero e giudicano irricevibili le sue (pseudo) proposte. Critiche alle quali si unisce la gran parte delle forze politiche, con il solo M5S che tenta una improbabile difesa del ministro Lucia Azzolina.

Linee guida bocciate dai presidi

“È una bozza troppo generica, manca di concretezza e non è soddisfacente“, ha detto Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale Presidi, spiegando che la bozza “si limita a elencare le possibilità offerte dalla legge sull’autonomia, senza assegnare risorse ulteriori”. “Si parla di turni, di sabati, ma non si affronta una concreta riconfigurazione della scuola, dell’apprendimento. Ma per farlo servono risorse, perché sono necessarie più aule, più docenti e più personale scolastico. Si sta rimettendo tutto in mano ai presidi e all’autonomia delle scuole e questo – ha concluso Giannelli – non si può fare”. Anche i sindacati sottolineano che restano intatte tutte le incertezze dei mesi scorsi, mentre per domani il Comitato “Priorità alla scuola” e quasi 50 tra organizzazioni e associazioni si sono dati appuntamento nelle piazze di 60 città italiane, per una serie di rivendicazioni, al primo punto delle quali ci sono maggiori risorse per la scuola.

Tutti i partiti contro Azzolina

Ma il tema infiamma anche il dibattito politico, in cui praticamente tutti – da Italia Viva a +Europa, passando per il centrodestra – rigettano le linee guida come più che inadeguate. Solo il Pd tace, mentre il M5S è l’unica voce nel panorama nazionale a sostenere che le linee guida sono “efficaci” (deputato Gianluca Vacca). E se la giunta Fontana ha fatto sapere di essersi portata avanti per porre rimedio ai gravi ritardi e alle carenze del governo centrale e i sindaci attraverso l’Anci si dicono “piuttosto perplessi e molto preoccupati”, Giorgia Meloni ha rivolto la sua solidarietà a chi poi il rientro a scuola dovrà affrontarlo concretamente: “Sindaci, presidi, docenti e a tutto il personale della scuola”.

Meloni: “Azzolina si comporta come Ponzio Pilato”

La leader di FdI inoltre ha acceso i riflettori su uno dei nodi cruciali della vicenda: le classi pollaio. “La Azzolina si comporta come Ponzio Pilato e utilizza l’autonomia scolastica come pretesto per lavarsi le mani e scaricare sui presidi e gli enti locali tutte le responsabilità sulla riapertura a settembre delle scuole”, ha sottolineato la leader di FdI. “Dopo mesi di attesa, innumerevoli task force e centinaia di esperti, il governo diffonde in bozza delle linee guida che non danno nessuna certezza e non fanno che aumentare la confusione. Nessuna risposta per scongiurare il rischio classi pollaio, sulle risorse per l’aumento dell’organico e sugli investimenti nell’edilizia scolastica. La scuola merita certezze, non la superficialità e l’incompetenza della Azzolina”.

 

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