Scuola, Conte e Azzolina prendono una cantonata su Scampia e sono costretti a rimangiarsi tutto
Sbeffeggiati In due per una figuraccia. Conte e la Azzolina cercano di mettere una pezza al disastro scuola, con nuovi annunci e nuove promesse. Poi lo scivolone. «Dobbiamo accettare le sfide, a Scampia, anche se il tempo è poco. Una scuola come si deve, ci proviamo», afferma il premier. «Dobbiamo tentare di offrire ai ragazzi una scuola migliore, ci deve essere un punto di equilibrio. Vediamo di allontanarci dall’appartamento e avvicinarcialle best practice».
La Azzolina ripete la gaffe di Conte su Scampia
Sulla stessa lunghezza d’onda (e di figuraccia) la Azzolina. «Nel Paese ci sono 40mila edifici scolastici, 8mila autonomie scolastiche. Ho scuole in appartamento a Scampia e poi ho scuole in palazzi dell’800. Si deve rispondere e dare soluzioni a ogni singola realtà. Non si può fare scuola in un appartamento. Sogniamo una scuola dove si innestano dei soldi e che si possa migliorare».
La reazione del presidente di Municipalità
Immediata la replica. «La scuola-appartamento nel nostro quartiere? Non so a cosa facciano riferimento e dove abbiano visto queste cose. Anzi, sarebbe importante conoscere la fonte e il presidente Conte dovrebbe chiarirlo». Lo dice Apostolos Paipais, presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia), interpellato dall’Adnkronos.
«Scampia non è il male assoluto»
«Bisogna smetterla», aggiunge Paipais, «di parlare di Scampia come se fosse il male assoluto, o perché magari si guardano le serie come Gomorra. Si deve parlare anche di tutto quello che con difficoltà si fa sul territorio, non solo su quello di Scampia. Dobbiamo ricordare che Scampia fa parte di un Municipio fatto di 4 quartieri, il cui totale fa circa 100mila abitanti».
«Nel nostro territorio ci sono tante eccellenze»
«In questi territori complessi ci sono tante eccellenze». Tra queste Paipais cita proprio quelle scolastiche e la «grossa rete fatta di scuole di eccellenza, parrocchie, associazioni sportive. È inutile etichettare sempre Scampia con la parte negativa, iniziamo a parlare della parte positiva».
Il dietrofront del ministero
Conte e la Azzolina costretti al dietrofront. Fonti del Ministero dell’Istruzione precisano che «l’esempio citato durante la conferenza stampa in merito ad un istituto scolastico di Scampia dove si farebbero lezioni in appartamento non era corretto. Si tratta invece di situazioni esistenti ma in altri territori della stessa provincia, ad alta densità abitativa, e in altre aree del Paese. Una precisazione dovuta per correttezza nei confronti della comunità scolastica e della municipalità di Scampia».
Questi personaggi son come un bel orologio senza le lancette, ma fino a quando ancora noi cittadini siamo in grado di tollerare questi personaggi?
Attenzione che dalla troppa tolleranza con la fame che incombe sempre più sulla gran parte dei cittadini può emergere anche una notevole violenza incontrollata.
Chi ha ruoli di responsabilità nella società dovrebbe sentire la responsabilità di tutto questo e fare un esame della propria coscienza ogni mattina a mente fresca.