Ricolfi: «Conte? Meglio un contadino. La Meloni, se fosse uomo, sarebbe già leader del centrodestra»

1 Giu 2020 15:13 - di Lucio Meo

Luca Ricolfi, sociologo e politologo, in una lunga intervista al direttore di Libero, Pietro Senaldi, illustra la sua “pagella” sui politici italiani, di cui spesso “legge” l’attività negli articoli su Repubblica. E lo fa bocciando il premier Conte, con un giudizio quasi sprezzante: “A Palazzo Chigi servirebbe un contadino acculturato, piu che un avvocato”, dice Ricolfi.

Conte bocciato in tronco

“Non so se Conte abbia peggiorato la situazione, certo non è la persona giusta per imprimere una svolta. Dipendesse da me, vedrei bene a capo del governo un contadino che ha fatto il classico”. E il suo giudizio sugli ultimi due governi è desolante. “La cifra di entrambi è stata l’assistenzialismo. Salvini ha un bel dire che è stato costretto a digerire il reddito di cittadinanza, visto che quota 100 è stata la sua bandiera. Quanto alla politica fiscale del governo gialloverde, l’intervento sulle partire Iva è stato di entità irrisoria (meno di un miliardo), e l’ ennesimo condono fiscale non è certo ciò di cui l’ economia aveva bisogno”.

Ricolfi vede nero anche per i grillini

Sui grillini, il sociologo sembra alquanto pessimista. “Se solo esistesse un’ alternativa credibile, lo vedrei spacciato; ma se l’ alternativa sono le forze attualmente in campo, forse il Movimento può pensare di sopravvivere a tutte le sciocchezze che ci infligge”. Ma le sue critiche si rivolgono anche all’opposizione. “La sinistra rinasce continuamente proprio perché è un camaleonte senza vergogna di sé, la destra resta al palo perché non riesce a cambiare”.

Salvini in calo, Meloni in crescita

Il giudizio di Ricolfi sulla leadership del centrodestra è proiettato verso scenari futuri. “Penso che il calo di Salvini sia difficilmente reversibile, perché ha dimostrato di non avere né il linguaggio né l’ organizzazione mentale necessari al ruolo di premier”. Più ottimista è invece su Giorgia Meloni. “Io la vedevo veleggiare verso il 20% già quando era ancora sotto il 10%. La Meloni è una politica di razza, se fosse un uomo sarebbe già da un pezzo alla guida del centro-destra”.

I giudizi negativi sulla gestione del Covid

Secondo Ricolfi, nell’emergenza il governo ha affidarsi a manager e burocrati della sanità e non alla competenza. “Se avessero fatto gestire l’epidemia ad Andrea Crisanti, la chiusura totale sarebbe partita due settimane prima, il modello veneto (tamponi di massa) sarebbe stato incoraggiato anziché stigmatizzato, e avremmo avuto (almeno) diecimila morti in meno. Il secondo motivo è che nei passaggi cruciali (fine febbraio e fine aprile) destra e sinistra, salvo modeste eccezioni, si sono ritrovate dalla medesima parte della barricata, schierate con il partito della riapertura, che poi fondamentalmente è il partito del Pilazia, ogni popolo ha i governanti (e i giornalisti) che si merita”.

Commenti

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  • filippo nalli 1 Giugno 2020

    Salvini pensava che si governasse con facebukke. Aveva la polizia in mano e non ha capito un kaiser.La Rakete doveva essere fermata con il popolo incazzato sui moli di Lampedusa non con la finanza.I magistrati dovevano essere intimiditi con il popolo incazzato sotto i balconi dei tribunali. E la polizia ferma.Lenin docet
    distinti saluti