Pure YouTube dopo Facebook e Twitter: la censura corre sul Web

15 Giu 2020 6:00 - di Francesco Storace

Ma ieri una notizia – perché tale è anche se ordine dei giornalisti e sindacati della stampa se ne fregheranno – mi ha colpito: è stato cancellato il canale YouTube di una delle più belle radio italiane, Radio Radio.

Roba da lasciarti a bocca aperta. Semplicemente una radio libera, che dà spazio a tutte le opinioni. E forse è questo il limite. Lo capisci da un commento in rete, questo non censurato però. “Libertà non significa dire quello che si vuole liberamente. Avere un mezzo di comunicazione richiede senso di responsabilità e misura. E spesso lo avete smarrito. Vi seguo comunque, ma avete preso posizioni sovraniste molto discutibili“.

Cioè, non vi potete lamentare perché avete presto posizioni sovraniste “molto discutibili”. E quindi, se sono discutibili non si discutono ma si censurano.

E’ una deriva davvero preoccupante quella a cui stiamo assistendo. Racconta Ilario Di Giovambattista, numero uno della radio: “YouTube ha oscurato senza motivo  RadioRadioTv. In pochi mesi eravamo diventati il canale radiofonico con più iscritti tra le Radio italiane e tra i più seguiti con circa 18milioni di visualizzazioni mese. Prove tecniche di dittatura”, le chiama.

“Premono off e non esisti più”

Ha torto? Neanche per idea e colpisce un esempio che ha fatto proprio su Facebook (fino a quando glielo consentiranno): “Il potere che ormai hanno queste piattaforme è illimitato. Il giorno in cui vogliono farti sparire basta premere OFF e non esisti più”.

La famosa libertà di comunicare la decidono i padroni dei social. Nata come uno strumento alternativo all’informazione  ufficiale e di regime, la rete si sta trasformando in una specie di polizia della notizia. Le chiamavano piattaforme, diventano La Spectre.

Nella nostra Costituzione c’è scritto libertà di cura? Ma guai a parlare di cura Di Bella, come fece proprio Radio Radio o criticare oggi le verità ufficiali sul Covid. Si interroga tutto il mondo ma da oggi non si può più su YouTube. Guai a contestare le politiche europee e si diventa iscritti al partito sovranista anche se non lo si è.

La prossima mossa è già scritta. Via il contante, tutto elettronico, e domani saremo cancellati anche dai nostri diritti fiscali se oseremo contestare quel che ci viene fatto subire.

Altro che commissione di governo sulle fakenews. Già c’è il controllo, ma sulle verità che non piacciono ai padroni del vapore. Urge una iniziativa autenticamente democratica. La libertà non può essere cosa loro. La censura sul web è inaccettabile.

Commenti

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  • Cesare Zaccaria 16 Giugno 2020

    Ad onta della nostra costituzionequanto a libertà di opinione il nostro strano paese
    si colloca all’87mo posto nel mondo. Io stesso nella mia veste di giornalista e non solo di giornalista sono spessissimo oggetto di censure. Se un giovane mi chiede chi ha fondato dalle paludi Latina, Sabaudia, Aprilia, Pomezia e molte altre non posso fare nomi, ho provato a dire Padre Pio.

  • Giuseppe Forconi 16 Giugno 2020

    …. chi e’ cantava…” la verita’ mi fa male lo sai……”
    C’e’ chi ha potere di dire ai signori dei WEB, quello lo chiudi, quello gli spari, quello non deve commentare, etc.etc.

    quindi …..” la verita’ VI fa male,,,,, e lo sapete….”
    chiudete pure i web, ma non potrete mai chiudere la realta’ delle cose perche’ il popolo ha la memoria come quella degli elefanti e non dimentica.

  • tommaso bisi griffini 15 Giugno 2020

    imporre ai giganti del web il tetto massimo dell’ uno percento di contatti giornalieri per smantellare i loro monopoli.

  • stefano 15 Giugno 2020

    abbandoniamo tutti i social

  • Max 15 Giugno 2020

    basta boicottare loro …. niente pubblicità …… niente soldi…..

  • Paolo 15 Giugno 2020

    Il regime grillo comunista avanza,e noi non facciamo niente per fermarlo, anzi vediamo sempre più spazi di libertà e ne siamo pure contenti, vedere i vari DPCM e i vari protocolli folli del CTS.

  • Pavel 15 Giugno 2020

    Questo è quello che gli italiani si meritano . Hanno accettato ogni sopruso da trenta anni ,redditometro spesometro risparmiometro,studi di settore , parametri isa,limitazione del contante ,eliminazione del segreto bancario ,Imu ,tasi,tari,mascherine,eliminazione della libertà per tre mesi divieto di lavorare ,divieto di culto ,costituzione violata in 10 punti , diritti umani calpestati ecc ecc, non hanno detto mai detto nulla . Sarà sempre peggio! E la opposizione sempre zitta !