Palamara pronto a lanciare altre bombe: “Pago per tutti, ma ora faccio i nomi”
“Tanto paga per tutto Palamara”. Così in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘, Luca Palamara, ex pm di
Roma, cacciato dall’Anm, di cui è stato presidente, sotto inchiesta a Perugia per corruzione. Un giudice ormai bruciato dal sistema che fa i primi nomi e minaccia di farne altri. E la Verità oggi pubblica nuove chat compromettenti.
“Perché Palamara non si è svegliato una mattina e ha inventato il sistema delle correnti. Ma ha agito e ha operato facendo accordi per trovare un equilibrio e gestire il potere interno alla magistratura – ha affermato – La Costituzione ha voluto che la magistratura fosse autonoma e indipendente. Per esercitare questo potere i magistrati hanno scelto di organizzarsi in correnti che nascono con gli ideali più nobili, ma che storicamente hanno poi subito un processo degenerativo…”.
Palamara e il sistema degenerato
“Io mi assumo le mie responsabilità. Ma non posso assumermi quelle di tutti”. ‘Non ho agito da solo’, ha scritto Palamara nella sua memoria. Gli altri? “Questo ormai non lo dico solo io, ma anche molti autorevoli commentatori come la presidente del Senato Elisabetta Casellati e magistrati di sinistra come Livio Pepino. Riferiscono che
il clientelismo all’interno della magistratura non è certo un problema che ho inventato io. Limitarlo solo a me o a un gruppo associativo significa ignorare la realtà dei fatti, o peggio ancora mentire”.
Il diritto alla difesa
“Io sono andato lì per parlare di fronte a chi mi stava giudicando. È un diritto insopprimibile per chiunque. Era mio dovere farlo sia perché sono stato presidente dell’Anm, – ha aggiunto Palamara – sia perché, da quando sono sotto accusa, non avevo avuto la possibilità di spiegare ai magistrati che cos’era realmente accaduto. So che devo
rispondere dei miei comportamenti e di quello che è accaduto all’hotel Champagne. Ma, allo stesso tempo, non posso essere considerato solo io il responsabile di un sistema che ha fallito e che ha penalizzato coloro i quali non risultano iscritti alle correnti. A questi magistrati volevo chiedere scusa”.
I nomi di Palamara
“Su cinque componenti probiviri Anm, tre li conosco assai bene. Sono stati noti esponenti di altrettante correnti. Tra l’altro, il presidente Di Marco, dalle carte di Perugia, è risultato essere il difensore disciplinare di Giancarlo Longo, il magistrato che, secondo le originarie accuse rivoltemi da Perugia, ma poi cadute, io avrei favorito per la procura di Gela. – ha continuato – C’è Gimmi Amato, che nel 2016 venne nominato procuratore di Bologna secondo i meccanismi di cui tanto si parla oggi. Fermo restando il suo indiscusso valore”.
“Viazzi, storico esponente di Md, che ho sempre stimato ma che poi sacrificai per la nomina di presidente della Corte di appello di Genova, a vantaggio dell’alleanza con Magistratura indipendente, che portò a preferire al suo posto la collega Bonavia. ha concluso Palamara – Sono loro per primi i beneficiari del sistema di cui solo
io oggi sono ritenuto colpevole”.
Caro giudice (il minuscolo e’ d’obbligo, perche’ io non la stimo e so perfettamente che lei se ne fara’ una ragione, ma cosi’ e’) mi permetta una considerazione. Lei veramente pensava di essere stata scelta per le sue qualita’ di “mediatorintrallazziere”? Io, nella mia immensa ignoranza, credo di no. Io penso che lei e’ stata scelta proprio perche’ era stata valutata il piu’ stupido sottomano. Quello da buttare a mare ai pesci qualora le cose si fossero messe male. E cosi’ e’ stato. Lei si lamenta perche’ non vuole pagare per tutti? Lei paghera’ per tutti perche’ e’ giusto che sia cosi’. Come si diceva ai tempi goliardici? L’ha dimenticato?: “… e sempre sia lodato il fesso che ha pagato!”. Ecco, lei e’ risultato il piu’ fesso. E lo sarebbe stato anche se i piani architettati sarebbero andati a buon fine: altri avrebbero iinzuppato il biscotto al suo posto, di certo non lei. Perche’? Perche’ e’ il piu’ fesso. Santoddio! Eppure, il Presidente Scalfaro l’aveva avvertita, si ricorda?: “Palamara come il tonno!”. Cosa voleva significare? Lei non l’aveva capito? Il tonno e’ un pesce stupido: ha l’aspetto di uno squalo ma non lo e’. Meglio la Verdesca che, pur essendo di dimensioni molto piu’ piccole, squalo lo e’ per davvero. Ma lei ha voluto strafare. Vede le sardine? Fanno casino, si agitano (si sa, su commissione, come lei, del resto), non accocchiano niente, ma sono furbe, nessuna di loro esce allo scoperto. E stia certo che battono cassa, altroché! Lei, invece, vorrebbe battere… in ritirata, ma non le e’ consentito perche’ e’ stata nominata “capro espiatorio”. Buon pro le faccia!
Siamo messi male,altro che la legge è uguale per tutti,bisogna riformare tutto,io lancio un’idea:chi decide di fare magistratura deve poter esprimere la sua intenzione politica solo dentro una cabina elettorale,altrimenti cambi mestiere.Senza poter far parte di nessun che di associazione che possa ricondurre alla politica.Il magistrato deve essere del popolo e per il popolo senza alcuna appartenenza di parte.
Bene, così ci sarà da “divertirsi”.
Ma con 60.000 pagine di intercettazioni vi è bisogno di avere i nomi? A meno che Palamara non parlasse o non scattasse da solo……..
È solo l’inizio grazie alle leggi dei 5S GRAZIE ragazzi state facendo un ottimo LAVORO AVANTI TUTTA????????????Rachele
Era ora, la mani pulite dei magistrati casta privilegiata e intoccabile
Fai i nomi dei politici e dei giudici che hanno indagato politici e ministri perché richieste fatte dalla politica . Fai sapere se qualche presidente che vi doveva controllare non ha fatto il suo lavoro per motivi politici
Parla e finiamola una volta x tutte tanto ai giudici non fanno niente xche saranno protetti dalla mummia ci penserà lui ha coprire tutto, perta to verrai allontanato ti daranno un’altro incarico e poi piano piano arriverà il prepensionamento con la tua bella pensione e potrai vivere con le pa… All’aria x il resto dei tuoi anni. E……..