Mascherine con frode in Toscana, FdI su Rossi: «Ha gravi responsabilità»
Due aziende, che il 20 marzo hanno ricevuto il ringraziamento del governatore della Toscana, Enrico Rossi, sono state perquisite, nell’ambito della maxi inchiesta della procura di Prato sulla frode all’Estar. Gli imprenditori erano diventati soci del cinese Alessandro Guolong Hong, il soggetto a cui la cassaforte degli acquisti della sanità toscana aveva affidato la produzione di mascherine e altri presidi «necessari per il settore ospedaliero e per la popolazione in generale». Per il quotidiano la Nazione, l’inchiesta si allarga a macchia d’olio e non finisce qui. Di sicuro, alla giunta di centrosinistra, che ha assegnato le forniture milionarie senza appalto, doveva nascere qualche dubbio sulla ditta cinese. Un’azienda che, fino a febbraio 2020, era specializzata in pronto moda.
Mascherine fuorilegge, la protesta di Marcheschi
“Non si tratta soltanto di acquisti incauti, Rossi ed Estar hanno gravi responsabilità per aver selezionato, con affidamento diretto, aziende senza i minimi requisiti. Non possono smarcarsi dalle loro responsabilità, adesso non possono fare le vittime”. Così il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) sull’inchiesta delle mascherine illegali condotta dalla Gdf di Prato. “Come possiamo fidarci di persone che hanno dato l’affidamento diretto a ditte non all’altezza e non in grado di onorare le commesse ricevute per milioni di euro? Grave che siano state distribuite anche negli ospedali. Le credenziali di tali ditte e società erano facilmente riscontrabili”, sostiene Marcheschi. “Non solo hanno affidato incarichi senza alcuna gara ma, incautamente, non hanno neppure verificato la qualità del fornitore. Chi fa ordini così importanti per il pubblico ha il dovere di accertarsi se l’azienda, che ha ricevuto l’appalto, sia in grado di rispettare gli accordi e fornire un prodotto di qualità”.
Tra ventilatori fantasma e dpi cinesi Estar nei guai
Ancora La Nazione spiega che la Regione Toscanaa ha giustificato gli acquisti «in regime di somma urgenza». Il risultato? Ci sono “ventilatori fantasma” pagati e mai arrivati dalla Cina. Le mascherine illegali oggetto dell’inchiesta pratese e quella della Pivetti. Per ora, Fratelli d’Italia ha presentato un esposto alla Corte dei Conti.
Da una Regione Rossa non potevamo aspettarci niente di più.