Il Covid è ancora tra noi: e a Roma arriva pure un positivo da Dacca. Abbassare la guardia? Schiaffo alle vittime

22 Giu 2020 17:11 - di Prisca Righetti
Il Covid è ancora tra noi foto Ansa

«Un paziente proveniente da Dacca (Bangladesh) è ricoverato al Policlinico Umberto I. Proveniente da Dacca (Bangladesh), l’uomo riferisce di essere stato sintomatico già alla partenza. Avviata la notifica al ministero della Salute per le operazioni di verifica del caso». Lo evidenzia l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19. Un incontro con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Il Covid è ancora tra noi: paziente positivo alla partenza da Dacca

«Oggi registriamo un dato di 8 casi positivi e tre decessi. Il trend si conferma in calo nelle province che registrano zero casi», ha quindi sottolineato l’assessore. «Dei casi odierni, due sono riferiti all’Istituto religioso Teresianum a Roma, che gli addetti ai lavori hanno posto in sorveglianza sanitaria, e dove chi di dovere ha effettuato i test a tutti. Si tratta di un giardiniere (Asl Roma 1) e di una suora (Asl Roma 3)», aggiunge D’Amato. La situazione dell’Istituto religioso è sotto controllo, ma ribadisco che devono essere rispettate le misure di contenimento disposte dalla Asl senza alcuna eccezione. Nessuno può entrare o uscire senza l’autorizzazione della Asl. Nella Asl Roma 1 un infermiere positivo è riferito alla coda del focolaio del San Raffaele Pisana, che raggiunge così un totale di 119 casi».

Ecco la situazione nel Lazio: da Roma a Rieti

«Nella Asl Roma 4 i due casi positivi sono emersi in sede di pre-ospedalizzazione. E nella Asl Roma 6 un positivo è stato individuato in sede di Pronto soccorso e trasferito poi al Policlinico Umberto I. A Latina la Asl considera chiusi i cluster di Priverno e della Rsa San Michele – ricorda D’Amato – mentre all’ospedale San Giovanni, dopo 620 tamponi effettuati è stato registrato il primo positivo al tampone al drive-in. Proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell’ordine. Da oggi il laboratorio per i tamponi della Asl di Rieti è operativo nella rete regionale Coronet».

Abbassare la guardia è uno schiaffo alle vittime

«Il Covid è ancora tra noi, non bisogna abbassare la guardia, e gli assembramenti sono uno schiaffo ai 34.000 italiani che non ci sono più». Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervenendo presso la Protezione Civile alla cerimonia di consegna degli attestati a medici e infermieri che sono stati in prima linea nella emergenza Covid. «Oltre 1071 tra medici e infermieri – ha ricordato Boccia – che hanno dato una mano agli ospedali e questo ci riempie di orgoglio». Non solo. «È stata una grande lezione per tutti noi – ha aggiunto il ministro – che ci siamo tenuti per mano, abbiamo pianto insieme a Orio al Serio. Ed essere qui con voi alla fine di giugno per dirvi grazie è per me grande motivo di orgoglio».

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